
Ospedale (Foto di repertorio Germogli)
Viareggio, 5 maggio 2015 - Al momento il futuro dell’unità di senologia dell’ospedale «Versilia» si appoggia su due certezze. La prima è che il suo ventilato trasferimento non è suffragato da alcuna delibera ed è molto probabile che nulla verrà deciso fino all’insediamento della nuova Conferenza dei sindaci viste le imminenti elezioni amministrative a Viareggio e Pietrasanta. La seconda riguarda invece il dottor Duilio Francesconi, senologo del «Versilia», nominato responsabile di senologia per l’Area vasta, notizia che fa gonfiare il petto ai politici versiliesi, indispettiti dal clamore e dalle proteste incentrate sull’ipotetico trasloco dell’unità verso Lucca.
Tra questi c’è il sindaco di Seravezza, nonché presidente della Società della salute, Ettore Neri, piuttosto seccato da quella che definisce «polemica elettoralistica». «La storia del presunto ‘scippo’ della senologia va affrontata evitando strilli e contrapposizioni di parte – spiega – anche perché la vera notizia, sparita nel polverone degli allarmi, è quella della nomina del dottor Francesconi. Un fatto che deve essere salutato come un risultato importante sia per il pregevole lavoro svolto in tutti questi anni sia per la sanità versiliese». Neri riavvolge poi il nastro ripercorrendo gli atti approvati dalla giunta regionale fin dal dicembre 2012, arrivando a quanto legiferato lo scorso marzo con la riduzione delle Asl da dodici a tre, «non solo per risparmiare – precisa – ma soprattutto per qualificare e razionalizzare le casistiche di alta specialità».
A suo parere, infatti, sono state poste le basi per creare centri di intervento «con strumentazioni migliori e casistiche più elevate, cioè per creare le condizioni per offrire ai pazienti una sanità qualitativamente migliore, valorizzando al tempo stesso i territori e garantendo quindi ai sindaci un ruolo nella governance del sistema». Ecco perché Neri ritiene «indispensabile» la riorganizzazione della sanità «per eliminare sprechi, doppioni e rendite di posizione: la sfida è coniugare qualità e taglio della spesa». Neri conclude su senologia: «Confermo che non è stata presa nessuna decisione e che tutte le attività ambulatoriali saranno mantenute in tutti gli ospedali. Credo che la Conferenza dei sindaci, nonostante le gravi difficoltà dell’amministrazione di Viareggio, abbia lavorato con coscienza, serenità e competenza: non a caso nei servizi sociosanitari e socioassistenziali siamo molto più avanti e attrezzati di tutte le altre zone distretto confinanti con la nostra».
Confida nell’azione della Conferenza dei sindaci anche la senatrice Manuela Granaiola (Pd), ma con una richiesta perentoria: nessuna delibera fino alle avvenute elezioni a Viareggio e Pietrasanta. «Dubito che qualcosa possa essere toccato fino a quando non saranno entrati in carica i nuovi sindaci – scrive – specie quello del comune più grande della Versilia. La Conferenza sarà fortemente rimodellata e dovrà affrontare una questione complessa e delicata. Ad essa spetta la primaria responsabilità della gestione del sistema sanitario e pertanto ogni decisione assunta prima dell’insediamento dei nuovi sindaci sarebbe un colpo di mano».
Quanto al futuro di senologia: «Comprendo le preoccupazioni delle donne, per questo ho contattato il direttore generale Baldacchini, il quale mi ha assicurato che ‘per il momento’, espressione che comunque non mi rassicura, non sono previsti cambiamenti. L’unico è la nomina del dottor Francesconi, di cui possiamo essere tutti orgogliosi. Ricordo infine che il ‘Versilia’ ha un centro che assicura un’assistenza completa e appropriata. La riorganizzazione dei centri di senologia prevista dalla delibera della Regione dell’Aprile 2014 prevede l’effettuazione di almeno 150 interventi e un bacino d’utenza di almeno 250/300 mila abitanti.
Né Lucca, né Massa, né il Versilia hanno tale bacino di utenza, ma il Versilia supera abbondantemente il numero di interventi, in quanto nel 2014 ne sono stati effettuati oltre 200 e purtroppo il trend non accenna a diminuire. Inoltre il centro della Versilia è l’unica unità deliberata e certificata da Agenas. Altre deroghe sono già state concesse come ad Empoli, che ha un bacino d’utenza di 220mila abitanti. Dato che l’anatomia patologica andrà a Carrara con gravi disagi perchè non si potranno più fare esami istologici in contemporanea con gli interventi, ritengo inaccettabile un’ulteriore perdita».