REDAZIONE VIAREGGIO

Scuola Media Rovini Papi - Classe IIA

Viaggio nella toponomastica cittadina, alla scoperta di personalità straordinarie e spesso dimenticare

VIAREGGIO

“Cento case e una via, dove c’è anche la mia”... diceva Egisto Malfatti. Ovvero ogni via ha una sua storia proprio partendo da qua vogliamo intraprendere un viaggio nella toponomastica viareggina, perché ci siamo resi conto che tante strade che percorriamo ogni giorno sono intitolate a personaggi importanti e spesso dimenticati, se non proprio sconosciuti. Nel nostro quartiere, Al Varignano, ci sono vie dedicate a uomini e donne di cui ignoravamo l’esistenza come ad esempio la via della nostra scuola, via Francesco Lenci, oppure la via Paladini, o ancora via Prete Piero Della Lena.

Procediamo con ordine e andiamo a conoscerne qualcuna... Partiamo dalla via della nostra scuola intitolata a Francesco Lenci, vissuto dal 1869 al 1956, laureato in farmacia, fu il primo ad approfondire la storia della nostra città, in particolare scrisse un libro intitolato “Viareggio dalle origini ai giorni nostri”.

Convinto repubblicano, fu perseguitato dai fascisti. Troviamo poi Via prete Piero Della Lena, uomo del ‘500, agronomo e ingegnere idraulico, la sua opera

più importante fu la bonifica delle marine. Un’altra via centrale del nostro quartiere è via Enrico Paladini che nacque e visse nella nostra città dal 1877 al 1951. Si deve a lui l’Istituto “Sacro Cuore di Gesù”, più conosciuto col nome “Poveri vecchi” che si trova in via Pucci dal 1931. Egli fondò anche un istituto per gli Orfani e l’infanzia abbandonata nel centro di Viareggio. Questa istituzione oggi non c’è più, perché si è fusa con l’Istituto De Sortis. Sempre nel nostro quartiere troviamo una via intitolata a Giuseppe Belluomini, egli fu un medico viareggino, nato nel 1776 che partecipò attivamente alla vita politica Toscana. Fu ambasciatore a Firenze e ministro del ducato di Lucca, morì a Firenze nel 1854.

Nel centro di Viareggio troviamo molte vie dedicate a uomini famosi come Garibaldi, Matteotti, Foscolo, Mazzini, Polo, insomma quelli che hanno fatto la storia... ma ancora una volta ne abbiamo cercata qualcuna “più sconosciuta” come ad esempio via Antonio Cei. Nato nel 1915 a Torre del lago, fu un ispettore alle Dogane di Genova e combattè nella seconda guerra mondiale come tenente. Si oppose ai tedeschi e morì a Cefalonia insieme ad altri cinquemila italiani il 22 settembre 1943, subito dopo la firma dell’Armistizio con gli americani. Per questo fu insignito della medaglia d’oro alla “memoria”. La via a lui dedicata costeggia la stazione ferroviaria. Per finire, in questi anni abbiamo a lungo sentito parlare di Via Ponchielli, la via della strage ferroviaria, quella parallela alla ferrovia e noi, che non dimenticheremo mai i 32 morti del 29 giugno, abbiamo cercato notizie su Amilcare Ponchielli che fu un musicista lombardo dell’800. Il musicista studiò al Conservatorio di Milano e compose varie opere, la più importante delle quali è sicuramente la Gioconda.