REDAZIONE VIAREGGIO

Sarà sciopero contro la sentenza "Vanifica la lotta per la sicurezza"

La Cgil di Lucca ha proclamato per venerdì due ore di mobilitazione generale in tutta la Provincia. Dagli operai "solidarietà alle famiglie delle vittime e sdegno per un sistema che affossa la prevenzione"

"Serve un gesto oncreto, qualcosa di più di una parola. Serve una mobilitazione". E così la segreteria provinciale della Cgil ha deciso di proclamare uno sciopero generale di tutte le categorie per venerdì: "Perché la sentenza della Cassazione sulla strage di Viareggio, oltre ad indignarci, ci preoccupa. Perché – spiega il segretario provinciale Rossano Rossi – rischia di piombare come un macigno sulla strada ancora lunga e complicata verso la sicurezza sul lavoro".

La Quarta Sezione della Suprema Corte ha stabilito che per il disastro ferroviario del 29 giugno 2009 – quando un treno carico di Gpl e lanciato sui binari è deragliato a causa della frattura di un assile ed è esploso distruggendo tutto ciò che aveva intorno – non sussiste l’aggravante della violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. E facendo così cadere per prescrizione tutte le condanne di omicidio colposo delle 32 vittime, comminate in prima istanza dal Tribunale di Lucca e confermate poi dalla Corte d’Appello di Firenze. Si attendono ancora le motivazioni, ma già dalla lettura del dispositivo si è aperta una profonda crepa nel senso di fiducia nel sistema della giustizia. "Ho ricevuto decine di telefonate – racconta il segretario provinciale della Cgil – Non solo dai lavoratori e dalle lavoratrici di Viareggio, e della Versilia. Ma anche da Lucca, della Garfagnana e oltre. Uomini e donne umanamente vicine alla sofferenza dei familiari della vittime; e che, accanto all’associazione ’Il mondo che vorrei’, si battono per la sicurezza sul lavoro da anni". "Tutti questi lavoratori – prosegue Rossi – hanno espresso la volontà di fare qualcosa, di esprimere, concretamente, la loro solidarietà a chi ha vissuto quel dolore senza fine e lo sdegno per un sentenza incomprensibile.

"I giudici di primo e di secondo grado – prosegue Rossi – avevano ben chiarito che le omissioni sulle norme si sicurezza e l’assenza di un piano di prevenzione dei rischi avevano concorso a determinare il disastro ferroviario. Come possono queste due sentenze, insieme decine di consulenze, essere cancellate?. Aspettiamo di leggere le motivazioni, ma siamo allibiti".

L’urgenza di una mobilitazione generale ha impedito alla Cgil di seguire i tempi di prassi, per questo i lavoratori e le lavoratrici dei servizi pubblici essenziali non potranno aderire allo sciopero di venerdì. "Ma ci hanno comunque chiesto di poter partecipare in qualche forma. E abbiamo quindi deciso di aprire una sottoscrizione per raccogliere dei fondi da destinare all’associazione dei familiari delle vittime della strage e per sostenere le spese legali dei rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, che si erano costituiti parti civili nella vicenda per la violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro ma che, cadendo l’aggravante, sono stati esclusi dal processo".

"Per le norme anticontagio non potremo organizzare manifestazioni, ma uno striscione sarà srotolato sulla facciata della Camera del Lavoro. Una sola parola: “Vergogna“".

Martina Del Chicca