Sabbiodotto, scadenza il 6 febbraio Ma sono saltate le porte vinciane

La corrente impetuosa ha danneggiato le paratie della Burlamacca che separano mare e lago: la riparazione sarà molto costosa. Lavori viari della Port Authority al Triangolino, altri studi per il pescaggio delle navi

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La salvaguardia del bacino d’acqua dolce del lago di Massaciuccoli, dei canali, delle ex cave di sabbia e dell’area palustre, per quasi 7 chilometri quadrati e una profondità massima di 3 metri, è garantita in larga parte dalla barriera costituita dalle cateratte poste sul canale Burlamacca. In questi giorni, le così dette Porte Vinciane (presunta invenzione di Leonardo da Vinci), sbarramento mobile ad altezza fissa che sfrutta la variazione di livello del corso d’acqua solitamente dovuto alla marea che in media è di 50 – 60 centimetri, sono in riparazione. Queste chiuse che si trovano a più di un chilometro e mezzo dal mare furono costruite già nel 1741, e rimodernate circa 90 anni fa.

Ne è competente l’Autorità portuale regionale, che oltre a gestire il porto di Viareggio, e quelli di Marina di Campo (Elba), Porto Stefano e isola del Giglio, attua i programmi di manutenzione della via d’acqua, inaugurata nel 1919, che parte da Viareggio e, tramite il canale Burlamacca e i fossi lacustri, arriva poi a Vecchiano. L’architetto Alessandro Rosselli, nominato dal presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, né è il segretario generale da poco meno di un anno: “La nostra attenzione è attualmente concentrata nel terminare i lavori alle cateratte perché oltre alla manutenzione ordinaria che viene fatta puntualmente, con una spesa che si avvicina ai 40.000 euro, quest’anno abbiamo avuto un episodio naturale che ha provocato danni abbastanza importanti al sistema. Durante le giornate di meteo avverso del dicembre scorso, la enorme forza del mare ha premuto sulle porte, forse come poche altre volte prima, e le acque del canale hanno divelto le paratie rimaste, provocando anche un sifone sulla sponda. Il danno è tale che occorre un intervento massiccio per ripristinare il manufatto colpito, e poi provvedere a reinserire in loco le paratie in legno. Tra l’altro - aggiunge Rosselli – per contrastare il flusso ci si avvale anche di un sistema pneumatico che giace sul fondo a meno 2,5 metri, a monte delle chiuse. Questo, grazie a speciali sensori, provvede a gonfiare a comando le barriere per impedire alla corrente laminare che contiene la salinità più pesante di scorrere verso il lago. Anche qui abbiamo ripristinato il sistema, che risulta molto importante per evitare danni più gravi”.

Per la via d’acqua Viareggio – Vecchiano i lavori, entro pochi mesi dovrebbero essere conclusi, mentre per il Burlamacca, Rosselli precisa che “a causa del bassissimo livello delle acque interne che hanno impedito di fatto la navigabilità, abbiamo dovuto attendere le piogge, che stanno rialzando il livello stesso. Tra poco inizieremo gli interventi”. Nell’ambito portuale, un pesante criticità è quella del Triangolino, con il sempre più grande ed esteso deposito di sabbia sul lato interno, fino a meno di un metro: “In questa area stiamo completando i lavori di viabilità e altre finiture che sono prioritari – dice Rosselli - In seguito opereremo sui depositi mentre stiamo valutando lavori da fare, prima possibile, per un escavo che consenta di avere un canale con fondale di 5 metri dall’imboccatura del porto fino all’interno delle darsene. Tale intervento serve per permettere il transito in sicurezza a navi con pescaggio importante, adottando il relativo spostamento in alveo del materiale depositatosi.”

Ma ci saranno interventi anche su altre aree: “La piazza Viani ha la precedenza, come noto, e siamo alla progettazione preliminare per poi procedere con l’iter dei lavori che vorremmo pronti entro quest’anno”. E poi il sabbiodotto tanto atteso e già conosciuto nei suoi dettagli tecnici: “La gara europea è stata emessa e il 6 febbraio si chiude il termine per la consegna delle proposte. Poi toccherà alla commissione di valutazione. Speriamo che entro marzo si possa andare alle fasi successive, per passare quindi alla progettazione esecutiva e finire questa procedura entro il 2023. L’importo base è di poco più di 6.400.000 euro.”

Walter Strata