Si chiama Polaris il grande yacht di 70 metri appena varato dai cantieri Rossinavi. La nave è stata costruita per un armatore europeo, nel capannone accanto al vecchio mercato del pesce di Marina di Carrara, trainata su di una chiatta. Qui il Polaris è stato abbassato in sicurezza in acqua e poi è arrivato a Viareggio. “E’ stato un varo dispendioso, ma ora siamo felici di poter avere qui la nostra ammiraglia per consegnarla all’armatore – dice Federico Rossi, manager del cantiere di famiglia – e, nel contempo, stiamo lanciando i nostri nuovi modelli. Il marchio Rossinavi si è affermato nel mondo dello yachting internazionale grazie all’innovazione e alla ricerca di stile e tecnologia".
Rossi, quali sono i numeri significativi del vostro shipyard?
"Rossinavi nasce nel 2007 dopo una lunga esperienza da terzisti per i principali cantieri. Da allora è stato un crescendo di grande prestigio. Oggi abbiamo 17 megayacht in navigazione e 5 in cantiere, con 80 dipendenti e una media di 1000 persone dell’indotto, con molte ditte locali che esprimono la vera forza della cantieristica viareggina. Come azienda familiare, teniamo molto alla conoscenza diretta del collaboratori. Se si pensa che mediamente uno yacht da 50 metri vale 30 milioni di euro, abbiamo visto che il 55% della manodopera che vi lavora proviene dal nostro territorio, creandovi quindi una ricchezza diffusa. Teniamo molto a questa concezione del lavoro e dell’;organizzazione aziendale".
Quali programmi avete per il breve e medio termine?
"Stiamo lavorando nella progettazione insieme a Pininfarina, grande icona del made in Italy, per una linea di yacht supersport da 50, 65 e 70 metri, anche per soddisfare la richiesta della clientela giovane, quella dei millenials, che vuole nel proprio modo di vivere oggetti unici come gli yacht. L’altra linea progettuale, è la Infinity, con barche da 42, 50, 59, 69 metri, sempre realizzate su precise richieste degli armatori, e che rappresentano lo stato dell’arte della nautica. Per questo progetto esiste una collaborazione con l’univesità del Principato di Monaco, specializzata nel business e finanza. Ancora quest’anno, metteremo in acqua un 50 metri destinato agli Usa, che restano il mercato principale con il 60 % del fatturato, mentre abbiamo in cantiere altri yacht per il 2023 e 2024. Vorrei anche ricordare che in Mediterraneo naviga il 60% degli yacht esistenti, con evidenti possibilità di sviluppo".
Una delle barche più iconiche che avete costruito?
"Direi il Taransay, replica moderna di una barca degli anni ’30, lunga 39 metri, da 300 tonnellate, in stile classico di quegli anni. Molto bella, tanto che vincemmo come cantiere il premio innovazione nel 2016".
Walter Strata