Ottantotto anni fa, nel corso del mese di aprile, Lorenzo Viani (nella foto in alto), sfidando l’asma che non gli dava tregua, realizzò due grandi tele, ‘Lavoratori del marmo in Versiliai e ‘Lavoratori del porto e partenza del marinaio’, commissionate dalle Ferrovie dello Stato per la somma totale di 16.000 lire e che dovevano essere collocate nella sala d’aspetto di prima classe della nuova stazione di Viareggio, progettata dall’architetto Roberto Narducci.
La datazione di queste opere (tempere su tela, perché i colori ad olio avrebbero aggravato le sue già precarie condizioni di salute), riportata anche dalla professoressa Ida Cardellini Signorini nel suo monumentale volume “Lorenzo Viani” edito nel 1978, è certa poiché l’artista viareggino ha lasciato una precisa testimonianza in una lettera inviata a Plinio Nomellini il 16 aprile 1936.
"Dopo un anno e più che non toccavo i colori in 19 giorni – si legge nella missiva – mi sono intrippato otto metri per due di tela: cave, buoi, cavatori, portatrici di pane, trabaccolari, marinai, donne di Darsena, e ragazzi e la Darsena tutto al vero, a grandezza del vero, sul tono e sullo stile dei dipinti che avevo a Venezia 4 anni fa". Inoltre in una lettera inviata all’amico Krimer (Cristoforo Mercati) il 31 marzo aveva scritto: "Per il 21 aprile debbo aver collocato due dipinti di quattro metri per due ciascuno in edificio (stazione) e sono come tu puoi immaginare tutto preso dai colori e forme: farò una Darsena e le Cave"; e il 17 aprile, sempre a Krimer: "Io lavoro a due dipinti grandissimi che saranno inaugurati il 21".
Purtroppo questa documentazione era sfuggita a Francia e Cortopassi che nel loro volume “Lorenzo Viani”, pubblicato da Vallecchi nel 1955, hanno scritto che Viani “condusse a termine i due pannelli…” nel 1933. Questa errata datazione ha portato anche altri che si sono occupati dell’opera di Viani a riproporre, sbagliando, quella attribuzione. Successivamente, la data prevista del 21 aprile non fu rispettata e solo il 13 giugno 1936, alle ore 9,30, alla presenza del Ministro delle Comunicazioni Antonio Stefano Benni, fu inaugurata la nuova stazione ferroviaria di Viareggio.
All’imponente cerimonia presero parte numerosi ospiti illustri e una rappresentanza delle autorità comunali e provinciali. Il corteo, dopo aver passato in rassegna uno schieramento della milizia, visitò i locali della nuova stazione soffermandosi nella sala d’aspetto dove erano stati collocati i dipinti di Lorenzo Viani.
Da alcuni anni le Ferrovie hanno concesso le tele di Viani in comodato al Comune di Viareggio e ora sono conservate nelle sale della Galleria d’Arte Moderna, in piazza Mazzini.
Paolo Fornaciari