
Ambientalisti 1 - Jova Beach Party e Comune di Viareggio 1. Nella partita che si gioca sulle dune embrionali del Muraglione – dove tra una manciata di giorni andrà in scena il "più grande spettacolo dopo il big bang" – a riportare la palla del confronto al centro è la relazione dell’Arpat.
Ricapitolando: la Soprintendenza di Lucca ha ritenuto di approfondire le osservazioni presentate dal Forum Ambientalista – sulla scorta dello studio promosso dal professor Giovanni Bacaro, docente di botanica all’università di Trieste, che ha individuato sulla spiaggia del Muraglione "almeno tre habitat di interesse comunitario" – e per questo ha chiesto al Comune che "l’evento venga verificato nell’ambito del procedimento di autorizzazione paesaggistica". Interpellata sullo stesso argomento – quindi sul valore della vegetazione pioniera che dopo il lockdown ha colonizzato spontaneamente la spiaggia del Moletto – Arpat sostiene che "La zona in cui è previsto il concerto è fortemente antropizzata per la presenza di un muro che delimita l’area e che la separa dal Porto di Viareggio – scrive la responsabile del settore Versilia-Massaciuccoli di Arpat, Maria Letizia Franchi – e pertanto, pur essendo una zona dunale, non rientra nella classificazione degli habitat naturali dunali nella Direttiva habitat 9243 Cee".
Secondo quanto raccolto da Arpat "Le specie vegetali individuate nelle segnalazioni non sono specie protette e le dune si trovano “costrette“ tra il mare ed il “muraglione“ che ne interrompe la naturalità di movimento tipica delle realtà dunali come per esempio, si ritrova nella zona più a Sud denominata “Lecciona“, oggetto, peraltro di approfonditi studi". In realtà quattro specie vegetali, fra le 18 censite sulla spiaggia del Moletto dal professor Bacaro, (Eryngium maritumum, Euphorbia paralis, Medicago marina e Ammophila Arenaria) risulterebbero tra quelle protette dalla Legge Regionale 562000. Lo sostiene anche Arpat: "Ma vista la bassa copertura presente – aggiunge l’ente – si può suggerire, eventualmente, forme di segnalazione e sensibilizzazione al pubblico presente".
Per il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, con la nota di Arpat "possiamo considerare conclusa anche l’ennesima polemica estiva viareggina". Per Italia Nostra la partita è ancora aperta. "Ci permettiamo di notare che questa affermazione contrasta con le procedure di legge: la nota dell’Arpat – scrive l’associazione – non è dirimente, a decidere dev’essere la Soprintendenza. Osserviamo anche che la suddetta nota riporta foto e descrizioni datate, relative a come si presentava l’area del 2019 e non più valide allo stato attuale, stato di cui non viene dato, nella nota, alcun conto aggiornato. Ad oggi sono stati segnalati habitat e specie protette grazie ad un censimento eseguito secondo i canoni scientifici. Ribadiamo che a nostro parere nessun lavoro può essere autorizzato se non si trova il modo di mettere in sicurezza e preservare le dune in formazione e le piante protette: non basta certo, come sostiene sempre l’Arpat, una generica “segnalazione e sensibilizzazione”, il tutto dopo il passaggio definitivo delle ruspe".
Martina Del Chicca