A Viareggio per molti anni l’insegna del bar Olimpic in Passeggiata, a due passi dal molo, è stata la proiezione dei sogni nel cassetto di tutti coloro che giocavano la schedina del Totocalcio: l’1X2 dei risultati legati al campionato di calcio ha stregato un paio di generazioni, regalando emozioni e... conti in banca che si potevano irrobustire con vincite sostanziose. Viareggio e la Versilia hanno sempre avuto un debole per le scommesse legali (non solo a quelle..., per la verità). Al bar Olimpic gestito dalla famiglia di Ezio Bicicchi – a lungo fiduciario provinciale del Totocalcio – era unanimemente riconosciuto il ruolo di punto di riferimento non solo di tutte le ricevitorie cittadine ma anche di moltissimi scommettitori, sempre alla ricerca della combinazione di 1X2 vincente. Memorabile anche il tabellone dei risultati, sfondo nero, numeri e parole bianche, delle tredici partite della schedina: in fondo a destra, c’era poi il risultato del Viareggio, soprattutto negli anni d’oro della serie C a consolidare l’essenza salmastrosa locale. Insomma Ezio Bicicchi (e poi il figlio Sergio) erano coloro che aiutavano a coltivare il sogno di ritrovarsi in tasca la schedina vincente. E se nel tardo pomeriggio della domenica, prima della partita delle 19 – rigorosamente un tempo: altro che l’overdose di gare di oggi – veniva aperta all’improvviso una bottiglia di spumante, vuol dire che qualcuno aveva colto nel segno. Un’atmosfera familiare che diventava coinvolgente, leggera e spassosa, in grado di generare empatia a pelle al cliente che per la prima volta metteva piede nel locale. Il bar Olimpic è stato anche un contenitore di umanità e di sensibilità, di eventi e di incontri speciali. Come quello in un afoso giorno di agosto del 1991, con Pelé – il grande O’Rey, quello vero – che come un turista qualsiasi ordinò un caffé prima di andare allo stadio. O come quando, con il supporto di Pio Franceschi, altro personaggio con Viareggio nel cuore, il giorno di Pasquetta veniva organizzata sull’asfalto della Passeggiata, in mezzo ai turisti, una sfida a tappini rigorosamente riservata agli Over 50, con utile dell’iniziativa destinato ai “Poveri Vecchi”, una delle istituzioni cittadine alle quali la gente comune è più legata.
CronacaQuelle domeniche al bar Olimpic