‘Viareggio è il Carnevale’ o ‘Viareggio non è solo il Carnevale’. Non c’è bisogno di scomodare Shakespeare per trovare una risposta. Viareggio è un mix più o meno ampio di cose, ma è innegabile che per la stragrande maggioranza dei cittadini il Carnevale venga considerato il fiore all’occhiello della città stessa. La manifestazione che dà lustro e porta ricchezza.
Così lungo la diga foranea, dove da più di 20 anni brillava la scritta ‘Viareggio è il Carnevale’, non è passata inosservata l’aggiunta del Non è del Solo. Aprirti cielo, mondo social in fermento e polemiche infinite motivate dal fatto di aver vilipeso un dogma volendo così quasi svilire la sacralità della manifestazione più cara ai viareggini. Così esattamente come accadde nel 2015, quando ignoti disegnarono un Burlamacco impiccato sempre sulla diga foranea, Lucio Mallegni - grandissimo appassionato di Carnevale, autore anche di diverse carrette artigianali e un passato da aiutante in diversi hangar - ha preso rullo e vernice per cancellare quelle parole di troppo. Quello che a lui, come ad altri, appariva una stonatura, per non dire quasi un’offesa alla città.
"Alle 6’30 - racconta - sono arrivato al Muraglione e in pochi minuti ho cancellato ciò che andava cancellato. Sia chiaro - motiva - chi ha fatto quelle aggiunte forse non voleva mancare di rispetto, ma per me quella meravigliosa scritta non può, non deve e non potrà mai essere modificata. Viareggio potrà essere anche tante cose, ma è sopratutto il Carnevale; quindi se c’è chi vuole fare una scritta è pregato di trovarsi un altro scorcio. ‘Viareggio è il Carnevale’ e ‘Viareggio in te sono nato, in te spero morire’ (la citazione di Tobino che campeggia sul muraglione ndr) sono pensieri d’amore per la città e mai potranno essere modificati a mio parere".
Sergio Iacopetti