
Quel disagio complesso da non sottovalutare
La dottoressa Ilaria Giannini, psicologa e psicoterapeuta dell’associazione A.C.C.A di Lucca, ha collaborato con la scuola per un percorso informativo, rivolto a famiglie, studenti e docenti, sul tema dei disturbi alimentari.
Dottoressa, quali sono i campanelli di allarme?
"Perdita di peso, insoddisfazione per il proprio corpo, controllo ossessivo del peso, comportamenti di dieting e aumento dell’ansia vicino ai pasti".
C’è una fascia di età più “a rischio”?
"Sì, i soggetti più colpiti sono gli adolescenti. E l’età d’insorgenza va dai 12 ai 25 anni, con un picco tra i 14 e i 17 anni. Maggiormente interessato è il sesso femminile, ma sono in aumento i casi fra quello maschile".
Le raccomandazioni in presenza di disagio alimentare?
"È essenziale concentrarsi sullo stato d’animo della persona. Non rimproverare o giudicare, non parlare di aspetto, dieta o peso, così come di calorie, porzioni e grassi: questo sarebbe parlare con la malattia. Bisogna invece parlare con la persona e chiedere come si può aiutare. Se vi sono sospetti di un disturbo è consigliato rivolgersi tempestivamente ad uno specialista, per avere una diagnosi corretta e intervenire al meglio. È importante che la persona sia vista da un’equipe multidisciplinare composta da medico, psicologo e un nutrizionista. I servizi sono offerti dal sistema sanitario, da associazioni come la nostra, gruppi per familiari. Non mollare, non è un percorso facile, ma si può guarire".