Quale futuro per l’impianto? La parola ai giovani

Gli studenti di Viareggio esprimono desideri per la riapertura dello Stadio dei Pini: oltre al ritorno della Coppa Carnevale, vogliono uno spazio polifunzionale per sport, cultura e eventi giovanili, con proposte come un museo dedicato alla storia locale e mostre temporanee su grandi personaggi sportivi.

Quale futuro per l’impianto? La parola ai giovani

Quale futuro per l’impianto? La parola ai giovani

Lo Stadio dei Pini è da sempre uno dei simboli della vita cittadina: luogo di sport, aggregazione e divertimento. In vista della sua ormai (speriamo) imminente riapertura, la nostra redazione ha chiesto agli studenti e alle studentesse della nostra scuola quali fossero i loro desideri per la nuova struttura. Se tra le priorità troviamo senz’altro il ritorno “in patria” della Coppa Carnevale, manifestazione prestigiosa e di interesse internazionale, gli studenti vedono ulteriori potenzialità per questo spazio. "Ci piacerebbe - dicono alcuni - che lo stadio divenisse un punto di riferimento per altri sport, oltre che per il calcio, e che tornasse ad ospitare eventi sportivi giovanili, come i Giochi della Gioventù". Altri, invece, vedono lo stadio come un possibile spazio dedicato alla cultura e ad eventi di richiamo come i concerti, l’ultimo dei quali risale addirittura al 19 agosto 2009 quando, in seguito alla strage avvenuta il 29 giugno dello stesso anno, artisti del calibro di Zucchero Fornaciari, Sting e Solomon Burke si esibirono a sostegno dell’iniziativa. "Un’altra bella idea - dice una studentessa - sarebbe quella di creare uno spazio espositivo permanente dedicato alla storia del CGC e della Coppa Carnevale, sulla scia del Museo del Carnevale ospitato dalla Cittadella, con la possibilità di allestire mostre temporanee dedicate ai grandi personaggi dello sport viareggino, come Marcello Lippi". Insomma, da questo nuovo stadio gli studenti chiedono uno spazio vivace, stimolante e a misura di giovane: un punto di riferimento per lo sport e la cultura viareggini e non.