DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Processo per la morte della vigilessa. Verrà citata anche l’assicurazione

I legali di Anna Lucarini e del marito Daniele Mazzolini, accusato di omicidio volontario, puntano al risarcimento

Processo per la morte della vigilessa. Verrà citata anche l’assicurazione

Doppio colpo di scena nell’ambito del processo che vede Daniele Mazzolini accusato di omicidio volontario per la morte della moglie Anna Lucarini, agente della polizia municipale di Pietrasanta che perse la vita a 58 anni nell’ottobre 2022 lungo la Sarzanese dopo che la macchina condotta dal marito finì contro un albero prendendo fuoco. La prima novità è che per motivi organizzativi e burocratici la prima udienza, inizialmente fissata per il prossimo 3 ottobre, in realtà è stata anticipata ieri alla Corte d’assise di Lucca. Ma la svolta più importante, emersa proprio ieri, è che la Corte d’assise ha accolto la richiesta dei legali disponendo la citazione della compagnia assicurativa dell’auto come responsabile civile.

Passaggio, questo, che avverrà il 23 luglio, giorno in cui è slittata la partenza dell’istruttoria dibattimentale. Di conseguenza è slittato anche il programma che era previsto ieri, con il gup Giuseppe Pezzuti che avrebbe dovuto ascoltare le persone offese, ossia la figlia di Anna Lucarini, Serena, la sorella Paola e il genero Paolo. Il cambio di rotta c’è stato quando sia gli avvocati Gianmarco Romanini e Adele Boris, legali delle parti civili, sia l’avvocato Luigi Pace, che difende Mazzolini, hanno chiesto e ottenuto che venga citata anche l’assicurazione come responsabile civile. Pur trattandosi di un caso presunto di omicidio volontario, la compagnia assicurativa è comunque tenuta a risarcire i familiari della vittima. Per questo motivo il gup Pezzuti ha accolto la richiesta fissando come detto il 23 luglio come data di inizio del dibattimento in aula. Sarà un elemento in più nell’ambito di un processo che arriverà a quasi due anni dal tragico episodio avvenuto all’altezza del cimitero comunale.

Mazzolini, 62enne di Capezzano Pianore, è stato giudicato capace di intendere e di volere e per questo è stato rinviato a giudizio per omicidio volontario alla Corte d’assise di Lucca. Decisiva l’udienza che si era svolta lo scorso aprile, in particolare la perizia dello psichiatra Alberto Petracca, nominato dal giudice Antonia Aracri all’udienza preliminare dell’ottobre 2023 dato che il legale difensore, Luigi Pace di La Spezia, aveva prodotto certificazioni mediche di patologie invalidanti di cui avrebbe sofferto l’uomo. Le verifiche si erano articolate in approfondimenti tecnici (traiettoria dell’auto), esami ematochimici (presenza di un tasso alcolico superiore al consentito) e l’acquisizione di testimonianze (automobilisti e colleghi e amici della vigilessa).