
La foto della spiaggia scattata da Filippo Torrigiani
Viareggio, 3 ottobre 2023 – Da una parte l’assalto domenicale alle spiagge sotto un sole inconsueto per la stagione. Dall’altra l’atavico problema degli "imbucati" nei bagni, sulla battigia. Pur con pochi ombrelloni, e l’arenile quasi tutto smontato, domenica ci sono state liti in due stabilimenti, tra gestori e turisti sedutisi brevemente sulla sabbia durante una passeggiatina.
L’ex consigliere comunale di Empoli Filippo Torrigiani ha scritto la sua protesta su Facebook: "Ci siamo messi 10 minuti seduti sulla battigia, tempo zero sono arrivati i ‘bargelli’ del bagno (vuoto come si vede dalla foto) che ci hanno intimato di andarcene perché fino alla mezzanotte loro hanno la concessione e se volevamo restare dovevamo pagare un ombrellone che ci avrebbero portato sul momento. Io spero solo che le concessioni balneari vadano a gara il prima possibile e che vadano in mano a qualche società nord europea".
È andata così anche a un lucchese, che prima di andare a pranzo ha portato mezz’ora il figlioletto di 2 anni e mezzo sull’arenile della Passeggiata: "Era mezzogiorno e mezzo, qua e là c’erano degli ombrelloni vuoti ma siamo andati sulla battima. Io e mia moglie ci siamo seduti su un asciugamano, il bimbo giocava col pallone e l’ombrellone più vicino era a 20 metri. È arrivata una persona piuttosto anziana, ci ha detto di andare alla spiaggia libera 2 km più lontana, e dopo aver discusso siamo andati davanti al bagno di sinistra dove il bagnino, più accomodante, ha detto che se non ci sdraiavamo non c’erano problemi".
Anche il secondo forestiero si è sentito dire "la concessione è valida fino alla mezzanotte di oggi". Si può disquisire sul fatto che la concessione – salvo l’incombente scadenza della Bolkestein – è valida in eterno, perché si rinnova ogni 6 anni; e caso mai sono i bagni che interrompono l’attività, anche se è stata prorogata al 5 novembre. Ma è certo che non siamo in alta stagione, quando i clienti non amano trovarsi gente estranea sdraiata davanti all’ombrellone pagato a caro prezzo. Per buona fortuna della città, non tutti i balneari sono così fiscali.