Pitti Uomo profuma di Versilia. Ristorazione affidata a Filippo. In cucina i ragazzi del Marconi

Piatti alla moda e senza tempo: l’imprenditore selezionato anche per il salone "Taste" a febbraio "Sono orgoglioso di lavorare insieme agli studenti dell’ultimo anno dell’istituto alberghiero".

Pitti Uomo profuma di Versilia. Ristorazione affidata a Filippo. In cucina i ragazzi del Marconi

Pitti Uomo profuma di Versilia. Ristorazione affidata a Filippo. In cucina i ragazzi del Marconi

L’intreccio eterno tra tempo e cucina. Con piatti che fanno moda e resistono alle mode. Su questa alchimia Filippo Di Bartola, titolare del ristorante Filippo, elaborerà le proposte food in occasione di Pitti Immagine Uomo dal 9 al 12 gennaio alla Fortezza da Basso a Firenze. Una riconferma per l’imprenditore versiliese che per la terza edizione consecutiva è coinvolto in una delle vetrine dedicate alla moda e all’artigianato di rilevanza internazionale. Ma non è tutto visto che Di Bartola è già stato ingaggiato per gestire la ristorazione del Pitti Taste 2024 a febbraio, il salone dedicato alle eccellenze del gusto e del food lifestyle.

A Pitti Uomo quest’anno avrà addirittura due postazioni: un vero e proprio ristorante con servizio delivery per gli espositori, caffetteria e gastronomia bistrot e un angolo dedicato invece a cucina take away. "Il tema di Pitti quest’anno sarà il tempo – racconta Filippo Di Bartola – e quindi porterò piatti della tradizione italiana per evidenziare come il gusto e la tipicità non hanno tempo. Proporrò la lasagna al ragù e le schiacciatine di Forte dei Marmi, oltre ai miei ’cavalli di battaglia’ come le polpettine. Sono emozionato di poter avere una collaborazione con alcuni alunni dell’ultimo anno dell’Istituto alberghiero Marconi che condivideranno con me questa esperienza sia in sala che in cucina e varrà loro come percorso formativo. Avrò una partnership con la pasticceria Bonotti di Montignoso sempre con l’intento di esaltare l’artigianato e la creatività locale in una delle vetrine più famose al mondo".

Francesca Navari