Al di là del clamore suscitato sul momento e nei giorni immediatamente successivi, il caso del piccione ucciso da un barista del centro storico sembrava fosse finito senza alcuno strascico. Macché: sull’episodio, risalente ai primi di giugno, la Procura di Lucca ha aperto un’indagine che si è conclusa pochi giorni fa con la richiesta di archiviazione, da parte del pm Antonio Mariotti, per “tenuità del fatto“. Passaggio che non ha stupito più di tanto l’autore del gesto, il quale in replica alle feroci rimostranze dei clienti e dei testimoni, disse infatti di non aver ucciso il pennuto volontariamente, bensì di aver provato soltanto ad allontanarlo con il manico di una scopa, e che si trattò pertanto di uno sfortunato incidente. Ma una delle persone che avevano assistito alla scena all’indomani si era recata alla stazione dei carabinieri di Pietrasanta per sporgere denuncia, contestando al barista il reato di maltrattamento sugli animali.
E così, mentre una parte dell’opinione pubblica si è divisa in fazioni, tra chi ha condannato il gesto definendolo "brutale" e chi al contrario ha difeso la buona fede del barista, per il locale è iniziato un periodo di logoramento in attesa di capire in che modo sarebbe sfociata l’indagine della Procura. La risposta è arrivata pochissimo tempo fa, con la decisione del pm Mariotti di chiedere al gip del Tribunale di Lucca di archiviare tutto senza alcun rinvio a giudizio. I legali di coloro che hanno sporto la denuncia ai carabinieri contro il bar – non è chiaro se si tratti di una sola persona o di più testimoni – hanno ora 20 giorni di tempo per opporsi alla richiesta del pm. Dopo di che il giudice deciderà se confermare l’archiviazione condividendo il parere sulla “tenuità del fatto“ o se invece procedere con il dibattimento in aula.
I titolari del bar, contattati dal nostro giornale, per il momento preferiscono aspettare la decisione definitiva del giudice prima di rilasciare eventuali dichiarazioni. Si tratta del resto di un episodio che sia in piazza che sui social aveva fatto molto discutere e la voglia, da parte loro, di sfogarsi togliendosi qualche sassolino dalla scarpa è davvero forte. Anche i loro legali si sono detti piuttosto ottimisti sul buon esito della vicenda, ma hanno consigliato di rinviare qualsiasi commento vista l’incertezza e l’imprevedibilità della situazione. Tra qualche giorno ne sapremo di più.
Daniele Masseglia