
Piazza Puccini
Viareggio, 6 febbraio 2021 - A che serve restaurare piazze e zone di pregio? Se i lavori di risistemazione devono servire solo ai vandali che si divertono a spaccare quel che è bello e nuovo, tanto vale lasciare la città sgarrupata come lo è da una quarantina d’anni. Perché mentre i politici si accapigliano per le Oceaniche di Turcato rimosse da piazza Puccini e in attesa di ripristino, proprio in qualla piazza sono stati spaccati i cordoli nuovi delle aiuole nuove con il travertino nuovo. Figuriamoci che accadrà alla Terrazza della Repubblica, quando saranno pronte le nuove zone verdi e l’area pedonale ricoperta di ricchi travertini, inserti di marmi colorati, e il disegno dell’onda di pietra. Un invito a nozze per chi trova sommo piacere e ragione di vita spaccare vetrine, opere pubbliche, tende di negozi, attrezzature di bagni. Chissà quanti aspettano in gloria il restauro delle Oceaniche per scatenarsi.
A che serve rimettere in sesto la città? Lo diciamo per provocazione, caso mai qualcuno non capissse. Per carità, in piazza Puccini hanno spaccato delle porzioni piccole. Mica è stato smantellato il teratrino di marmo della vicina villa Puccini, che sparì nel dopoguerra. Ma sul terma del bello il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha giocato due campagne elettorali, e una sua ex fan e collaboratrice, Rossella Martina, aveva costruito anche una lista civica, "Viareggio tornerà bellissima". Ma se qua non cessa la tradizione di spaccare e bruciare di tanto in tanto quel che è pubblico o privato, ma di certo costoso, la spesa pubblica diventa inutile. Il rifacimento di piazza Puccini, ultima zona rimessa a nuovo, è costato 750 mila euro. Difficile pensare che su quei solidi cordoli in area pedonale qualcuno o qualcosa abbia inciampato per caso o sbadataggine. Per romperli ci sono voluti dei martelli, non certo un incidente. Pensiamo che la Terrazza della Repubblica, quando sarà finita, sarà costata 3,2 milioni (col ribasso dell’appalto, 600 mila euro, il Comune intende aggiudicare i lavori di rifacimento di piazza Zara, altra zona strategica particolarmente abbordabile dai vandali notturni). E un’altra area che di notte è terra di nessuno (o quasi: una volta c’erano le coppie scambiste) è il Belvedere Puccini, dove per la risistemazione l’assessore ai lavori pubblici Federico Pierucci conta di spendere un bel milioncino.
Sono zone cittadine strategiche per il turismo di giorno. Ma di notte, soprattutto d’inverno, diventano zone buie e "invisibili" dove chiunque può fare di tutto. Manca la videosorveglianza, anche se in Versilia spesso le videocamere sono il primo obiettivo dei vandali frondolieri. Ma mancano anche leggi, e soprattutto la loro applicazione, perché si trovi e si che punisca davvero chi fa certi obbrobri, come per esempio accade in Germania. In mancanza di sanzioni vere e dolorose, come insegna la storia, l’orda barbarica e analfabeta vince sempre contro gli esteti e i filosofi. b.n.