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Petizione a Forte dei Marmi: Greppia e Teti al centro della discussione

I cittadini di Forte dei Marmi vogliono far sentire la propria voce sull'ipotesi di abbattimento dell'ex Greppia e sul futuro dell'ex Teti. Un gruppo di paesani ha iniziato una raccolta di firme per richiedere un percorso partecipativo e discutere l'utilizzo della volumetria in ambito sociale.

Petizione a Forte dei Marmi: Greppia e Teti al centro della discussione

I cittadini vogliono far sentire la propria voce: partita la raccolta di firme per richiedere un percorso partecipativo sull’ipotesi di abbattimento dell’ex Greppia e sul futuro dell’ex Teti, immobile sul lungomare recentemente acquistato da un investitore italiano per 7,3 milioni. A promuovere la petizione è il gruppo di paesani che si è costituito a seguito dei periodici incontri al bar Pretino in Vaiana promossi da Luca Morini che, oggi, propone: "Perchè invece che appartamenti non destinare l’ex Teti alla caserma dei carabinieri?". "La raccolta di firme – dice Morini – nasce in primis attorno al tema dell’abbattimento dello stabile contiguo alla chiesa di Sant’Ermete denominato “La Greppia”. Questo intervento, seppur previsto nel mandato di governo di questa amministrazione comunale, ci sembra degno di una ulteriore e più approfondita riflessione per due motivi: da un lato la sua irreversibilità, dall’altro il dubbio che l’abbattimento dello stabile possa creare un “bonus volumetrico” la cui allocazione, non essendo stata valutata nel mandato, non dovrebbe prescindere da un nuovo dialogo con la comunità, anche in previsione di un utilizzo di questa volumetria in ambito sociale. Ringraziamo il sindaco Murzi e la giunta per aver dato un nuovo slancio alla partecipazione, che rappresenta una profonda espressione di democrazia, conferendo apposita delega al consigliere Ghiselli, e chiediamo la possibilità di aprire un dialogo in tempi brevi. Il nostro gruppo ha una visione di opposizione di valori, e non politica, rispetto alle scelte dell’amministrazione perchè riteniamo giusto tornare alla residenzialità grazie ai servizi e agli spazi per vivere in benessere il paese. Non abbiamo bisogno di appartementi lusso fronte mare ma di funzioni"