Parroco muore nel tamponamento sulla Bretella

Don Beniamino Bedini aveva 46 anni

Don Beniamino Bedini mentre celebrava messa

Don Beniamino Bedini mentre celebrava messa

Viareggio (Lucca), 30 aprile 2019 -  Incidente mortale sulla Bretella. La vittima è  don Beniamino Bedini, 46 anni da compiere a ottobre, originario di Carrara, parroco di Capezzano, Monteggiori e Santa Lucia. Il sacerdote ha avuto probabilmente un malore mentre era alla guida della sua auto e ha tamponato un camion. Gli agenti della polizia stradale che hanno effettuato i rilievi non hanno trovato tracce di frenate sull’asfalto. Nel tratto Massarosa-Lucca ovest l'auto di don Bedini è andata diritta contro il camion che lo precedeva. L’incidente è avvenuto poco prima delle 19 in direzione Lucca della bretella autostradale, appena prima dell’ultima galleria, quella del Quiesa. 

L’Audi condotta da don Beniamino è rimasta incastrata sotto il tir. Illeso, ma in evidente stato di choc, il conducente del mezzo pesante. La sala operativa del 118 ha mandato sul posto l’auto medica, due ambulanze e allertato anche l’elicottero Pegaso. Ma purtroppo non ce ne è stato bisogno. Il prelato è deceduto sul colpo.

L'autostrada è rimasta chiusa fino a poco prima delle ore 21 quando è stata rimossa la salma. Ancora da ricostruire le cause dell'incidente e per questo sta lavorando la polstrada che ha effettuato i rilievi e non avrebbe rilevato tracce apparenti di frenata dell'auto Audi 3 sulla quale viaggiava il sacerdote. 

Originario di Carrara, don Beniamino si era formato al seminario di Lucca. Era stato a lungo cappellano e poi co-parroco nel popoloso quartiere di S. Anna, proprio a Lucca. Era stato cappellano della polizia stradale di Viareggio, i cui agenti hanno effettuato i rilievi dell’incidente. Dal 2015 era stato nominato parroco di Capezzano, Monteggiori, Santa Lucia dove la sua opera è stata subito apprezzata dai parrocchiani che si erano legati a lui.

Il funerale di don Beniamino Bedini si terrà venerdì 3 maggio alle ore 10,30 presso la chiesa parrocchiale di Capezzano Pianore. La celebrazione eucaristica sarà presieduta da mons. Italo Castellani, amministratore apostolico di Lucca.

LE PAROLE DI CORDOGLIO DEL VESCOVO ITALO CASTELLANI PER LA MORTE DI  DON BENIAMINO -   Mentre affido al Signore il compimento della vita del nostro confratello don Beniamino Bedini desidero esprimere il mio profondo dolore e costernazione per la sua morte così inaspettata e drammatica. Ho conosciuto don Beniamino fin dal mio arrivo a Lucca nel 2003 e lo ricordo giovane prete entusiasta ed appassionato al servizio del popolo di Dio nella comunità di sant’Anna.

Negli anni del suo ministero e servizio alla nostra Chiesa abbiamo avuto molte occasioni per incontrarci, parlare, crescere nella relazione non solo ecclesiale ma anche, e soprattutto, umana: nel mio ricordo c’è l’accompagnamento della sua crescita umana, spirituale e come prete; custodisco con grande emozione i passaggi della sua storia che hanno fatto di lui quella figura di presbitero da tutti apprezzata ed amata. Non è questo il momento di ricordare i vari ”incarichi” svolti al servizio della nostra Chiesa locale e alle varie associazioni e istituzioni (don Beniamino per molti anni è stato cappellano della Polizia di Stato), che sono stati tanti e da tutti apprezzati ma è l’occasione per esprimere e ricordare a tutti noi il senso cristiano della Vita: in questo tempo pasquale diventa ancora più evidente la proposta che il Signore Gesù ci fa, quella di accogliere attraverso la sua persona, il dono della Vita che va oltre la morte.

Il grande annuncio della Risurrezione passa anche attraverso la tragica morte di don Beniamino e ci provoca a rimuovere la pietra che custodisce le nostre paure e le nostre disperazioni. Il tempo della storia, necessariamente limitato e precario -si può chiudere la successione dei giorni anche con uno scontro automobilistico – non rappresenta la vita di una persona: la vita che è dono di Dio va oltre i confini della storia personale e si espande non solo nell’eternità ma soprattutto nell’abbraccio di Dio Padre. Con questi sentimenti - in comunione con l’arcivescovo Paolo al quale ieri sera ho subito comunicato la notizia - dettati dal dolore, dal dispiacere ma sostenuti dalla fede nel Signore Risorto desidero esprimere la mia vicinanza, insieme a quella della Chiesa di Lucca, alla famiglia di don Beniamino, alla sua mamma, alla nonna, ai fratelli a tutti i familiari, alla Comunità di “Capezzano Pianore, Monteggiori e Santa Lucia” dove fino a ieri ha svolto il suo ministero di parroco, alle Comunità che l’hanno amato e apprezzato nelle tappe del suo cammino presbiterale, alla Polizia di Stato che lo ricorda ancora con grande stima ed affetto e a tutte le persone che in questo momento, con le lacrime agli occhi, ringraziano Dio per il dono che don Beniamino è stato. Concludo rivolgendo al Signore una preghiera perché accolga nelle sue braccia questo nostro caro fratello, doni consolazione e speranza a tutti noi e perché apra il nostro cuore e la nostra mente al vero senso della Vita che Gesù Risorto ci ha indicato.