REDAZIONE VIAREGGIO

Palestre, fiato sospeso e iscrizioni “congelate“

Parlano i titolari, che vivono un momento di incertezza nonostante che si siano messi in regola con le sanificazioni e i distanziamenti

Allenamenti in flessione e iscrizioni congelate. La settimana di ’stretta osservazione’ in cui il Governo ha messo le palestre italiane, sembra aver convinto tanti a rinunciare (momentaneamente) a addominali scolpiti, manubri e tapis roulant in attesa di nuove disposizioni. E tra color che sono appesi stanno i titolari delle strutture, già colpiti da consistenti investimenti per garantire sanificazioni e distanziamento.

"La mia è una palestra di grandi numeri – evidenzia Josè Facchini titolare del Nuovo Mondo alle Bocchette – ma è chiara la flessione di iscrizione. Stiamo proseguendo con l’attività già messa in atto al momento della riapertura a maggio, con accesso a sala e corsi solo su prenotazione, obbligo di mascherina quando si attraversano spazi comuni, accensione della macchina ad ozono per tutta la notte e presenza di addetti alla sanificazione dopo ogni turno di allenamento. Siamo così attenti alla pulizia di docce e armadietti che i nostri iscritti si sono complimentati. Un atteggiamento che ci gratifica, anche se è chiaro il calo di interesse rispetto al passato, dato che questo è il periodo delle iscrizioni. Noi non abbiamo mai abbassato la guardia ma anche la campagna informativa proposta dai media ha generato una sensazione di paura nelle persone. E’ necessario infondere fiducia perchè siamo i primi imprenditori ad aver investito fortemente rispetto ad altre attività". Più drastico Antonio Carducci titolare della palestra del bagno Balena: qui il lockdown ha fatto calare del 60% le presenze. Tanto che il previsto spostamento del centro al MobilBobbola (vicino al commissariato) slitta al 2021.

"L’intero settore è stato frenato – commenta – perchè si è generato un tam tam di paura e solo quando sarà passato tutto le nostre imprese potranno tornare a lavorare in serenità. Ho incaricato un ingegnere di studiare nel dettaglio i protocolli da attuare e ho eliminato alcuni macchinari per garantire un maggior distanziamento, gli istruttori sono attenti alle sanificazioni e comunque ferrei nell’impedire l’accesso in sala se non con scarpe e asciugamano puliti. Non è proprio comprensibile l’atteggiamento del Governo verso le palestre: se qualcuna non opererà correttamente dovranno chiudere tutte? E allora lo stesso ragionamento non doveva valere per ristoranti, pizzerie e altre attività?". Fiducioso Massimo Alparone, un titolo da Mister Universo fitness e l’investimento nel servizio lusso con il Luxury Wellnes Club. "Ovviamente le dinamiche di un club sono differenti, potendo contare su una presenza di soci – premette Alparone – anche se la situazione ovviamente impensierisce tutti. Ho inaugurato a gennaio con misure già in linea con i protocolli e mi auguro che il Governo apprezzi gli sforzi".

Francesca Navari