REDAZIONE VIAREGGIO

Pacilio espulsa dai pentastellati

La rottura dopo la candidatura a sindaco di Baccelli. Ora la Lega la aspetta con una lista a sostegno di Paci

Anna Maria Pacilio è stata espulsa dal Movimento 5 Stelle. Resta comunque consigliera comunale per questo scorcio di conciliatura prolungata a causa del Covid, ma chiaramente andrà nel gruppo misto. L’espulsione è stata ufficializzata sulla Piattaforma Rousseau, ma la notizia in città è deflagrata con un post Facebook piuttosto velenoso di Max Bertoni, che era stato candidato sindaco e consigliere stellato ai tempi della giunta Lunardini.

L’aspetto più eclatante dell’espulsione è che é Pacilio era praticamente già candidata al consiglio regionale con l’aspirante governatrice Irene Galletti, ma in una notte sono svanite sia la candidatura che l’iscrizione al movimento. Tra le motivazioni della cacciata di Pacilio c’è il divieto statutario dell’M5S della doppia candidatura. Dicono infatti che la consigliera aspirasse ad essere la candidata sindaca stellata, ma il movimento ha scelto Roberto Baccelli, professore di musica, che ha appena cominciato a concertare la riorganizzazione elettorale della sua lista. E sembra che muova bene la bacchetta, perché si annunciano accordi con alcune liste civiche che, accettando la candidatura Baccelli, possono essere accolte in una coalizione ai sensi delle regole dei 5 stelle.

Ma quando la Piattaforma Rousseau ha annunciato la scelta del nuovo candidato portavoce destinato a sfidare Giorgio Del Ghingaro, Pacilio non s’è data vinta e ha continuato a sostenere la propria lista comunale alternativa all’interno dell’M5S. Il che, oltre all’attrito col resto del movimento che già aveva ufficializzato il nome di Baccelli, ha creato anche la motivazione finale dell’espulsione: Pacilio era già nella lista regionale, e i 5 stelle non ammettono la doppia candidatura. Così, alla fine, Pacilio ha perso entrambe le posizioni.

Questa è la versione Rousseau, l’unica al momento, visto che la consigliera ha scelto di tacere (almeno col nostro giornale). Raggiunta telefonicamente, Pacilio ha affermato: "In questo momento non posso dire nulla". Così facendo si espone però alle illazioni che circolano negli ambienti politici viareggini. E la vorrebbero in tragitto verso la ventilata neo formazione R2020. Cioè un gruppo di grillini ortodossi e comunque critici con l’attuale gestione del Movimento, che preparerebbe una lista per le elezioni regionali (la R della sigla). Del resto, quando il Movimento ha rotto con la Lega a livello nazionale e ha sostenuto il governo Conte 2 insieme al Pd, Pacilio ha proseguito la collaborazione col gruppo consiliare leghista capitanato da Massimiliano Baldini, sponsor di Barbara Paci e apparentemente in volo verso una propria candidatura al consiglio regionale. E negli ultimi anni, a Viareggio, i grillini apparivano così divisi che era nato anche un Laboratorio 5 Stelle.

In questo clima alcuni esponenti leghisti si aspettano che Pacilio, magari con una propria lista civica, vada a sostenere la candidata sindaca Barbara Paci. Sono tempi di grande viavai sui sentieri della politica, come già visto con i casi di Athos Pastechi, Luigi Troiso, e del Pd.

Beppe Nelli