
Le indagini sul caso non sono semplici
Viareggio (Lucca), 31 ottobre 2023 – Le strutture sanitarie sono sotto assedio, e per una manciata di spiccioli. Nel fine settimana si sono registrate due irruzioni tra il “Versilia“ e il “Tabarracci“: nel mirino, sempre, i distributori automatici del caffè. Facili da forzare e sempre carichi di monete.
Per sfondare la macchinetta al primo piano dell’ospedale di Lido di Camaiore qualcuno si è introdotto nell’ambulatorio di ortopedia, ha prelevato una pinza, e con quella ha scassinato la cassetta portando via tutto ciò che conteneva. Lo stesso è accaduto al presidio del “Tabarracci“ a Viareggio, dove ignoti nella notte hanno raggiunto il terzo piano e hanno forzato l’ultimo distributore ancora in funzione. E lì, in quella stanza violata, il personale dell’Asl ha trovato anche una siringa usata e gettata sul pavimento. Segno che, troppo spesso, è il demone della droga a muovere questi colpi disperati.
Al “Tabarracci“ accade ormai con preoccupante frequenza, ed era accaduto anche la scorsa settimana: stesso copione ma un altro distributore. Addirittura in quell’occasione venne prelevato un pc portatile dagli uffici, poi ritrovato abbandonato nel piazzale a fianco del presidio ricoperto di urina. Lo stesso piazzale dove vengono raccolte, ogni giorno, siringhe ed escrementi.
La Asl , attraverso il direttore sanitario del distretto locale, Alessandro Campani , assicura che sarà potenziata la vigilanza. Ma il sindacato insorge, e dopo aver inviato una mail alla Prefettura "Per chiedere un incontro urgente con il nuovo prefetto Giuseppa Scaduto", chiede un confronto anche con il presidente della Conferenza dei sindaci Giorgio Del Ghingaro . "Qualcuno – dice il segretario provinciale del Fials, Daniele Soddu – deve darci delle spiegazioni per quello che sta accadendo".
A partire dalla sicurezza. "Fino ad oggi, nonostante le numerose se gnalazioni di incursioni – prosegue Soddu –, fortunatamente non è accaduto niente di grave. Ma non possiamo affidarci sempre alla fortuna". All’ospedale Versilia "Per contrarre le spese nel fine settimana non c’è più nessun addetto alla portineria. Ed è evidente che senza alcun filtro all’ingresso chiunque può entrare e muoversi liberamente. Anche il sistema di videosorveglianza è fuori uso, e la sera al centralino è occupato un solo impiegato". Ma non è finita qui, "Il cancello su via Argin Vecchio, che di notte veniva chiuso per monitorare gli accessi in ospedale, è rotto. Così adesso resta sempre aperto. Al parcheggio dei dipendenti invece si accede con qualunque tessera magnetica. Se questo è il sistema di garantire la sicurezza in un ospedale, dei dipendenti e degli utenti, immaginiamoci nei distretti periferici...".
"Di questo e del piano industriale dell’Asl, anche alla luce dei fondi Pnrr, chiediamo da tempo di poter discutere in un consiglio comunale aperto dedicato alla sanità. Ma – conclude Soddu, – nessuno si è preoccupato di convocarlo".