‘‘MydaSoli’’ in ospedale. Più sicurezza per i medici

Dallo scorso ad oggi ci sono state 29 aggressioni contro gli operatori sanitari. A seguito della morte della psichiatra Capovani innalzati i controlli in corsia.

‘‘MydaSoli’’ in ospedale  Più sicurezza per i medici

‘‘MydaSoli’’ in ospedale Più sicurezza per i medici

Viareggio, 29 maggio 2023 – Dati costanti ma comunque preoccupanti. Sono le aggressioni al personale ospedaliero e amministrativo dell’Asl Toscana nord ovest. In Versilia da maggio dello scorso anno a giugno di questo se ne contano 29. Sono i numeri dell’azienda sanitaria in base alle segnalazioni degli operatori.

Che riguardano tutti i reparti, compresi i presidi territoriali. I punti più sensibili rimangono comunque pronto soccorso, psichiatria e guardia medica. Aggressioni che possono portare anche a esiti peggiori. Barbara Capovani, psichiatra viareggina di nascita, è morta dopo essere stata colpita più volte da un ex paziente. L’aggressione è avvenuta lo scorso 21 aprile nel perimetro dell’ospedale Santa Chiara di Pisa. L’Asl nord ovest mette comunque in evidenza le azioni intraprese.

"Con una recente delibera della direzione aziendale – evidenzia l’ingegner Massimo Ughi, coordinatore della Rete salute e sicurezza aziendale — è stato potenziato, con l’inserimento dei responsabili della privacy, della formazione, della tutela e partecipazione e della comunicazione, il gruppo aziendale costituito nel 2017, per la prevenzione e la gestione di atti di violenza nei confronti degli operatori. "Sempre nell’ottica di una più dettagliata conoscenza del fenomeno — prosegue il coordinatore — è stato completamente informatizzato il sistema di segnalazione delle aggressioni, attivo dal 2018, rendendolo maggiormente fruibile a tutti i dipendenti attraverso la rete interna".

Tra le azioni effettuate, anche sulla base di quanto previsto dalla delibera regionale 1176 del 2018, l’azienda ha provveduto a migliorare i livelli di sicurezza dei medici di continuità assistenziale mediante la fornitura di appositi dispositivi di telesoccorso ("MydaSoli"). Sono stati inoltre installati pulsanti antiaggressione in alcuni specifici settori, tra cui anche l’SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) del Versilia.

Nel corso del 2022 sono stati poi avviati due percorsi formativi distinti, riprogrammati nel piano formativo annuale anche nel 2023. Il tutto, nonostante nei reparti, con particolare riferimento a quelli sensibili, già dall’estate del 2021 sono state posizionate le locandine "L’aggressione non è una soluzione".Campagne simili sono state avviate anche a livello regionale e nazionale, "La violenza non cura", ma non sembra che i numeri stiano diminuendo.

Alice Guagliantini