
Un addetto di Sea Ambiente in via Mazzini
L’intento era richiamare con i marmi le sfumature delle marine del pittore Moses Levy, ma ad un mese dall’inaugurazione il pavé della rinnovata via Mazzini ricordava tutt’altro. Tra macchie appiccicose, chiazze d’olio, le sgommate degli pneumatici... negli ultimi giorni la strada è apparsa come stravolta da una mareggiata di sporcizia. Così sono iniziate le proteste; qualcuno dà la colpa ai materiali scelti per la pavimentazione, altri a chi sporca, e altri ancora alla municipale che non multa chi sporca o parcheggia sui marciapiedi nuovi di zecca...
Fatto sta che in soccorso della "bellezza", mantra dall’amministrazione Del Ghingaro, è dovuto intervenire il personale di Sea Ambiente, che da martedì sera è a lavoro per ripulire e lucidare i nuovi marciapiedi. Da cima a fondo, dalla stazione al mare, per la seconda volta nel giro di un mese e mezzo. Per completare l’opera ci vorranno almeno tre turni di lavoro, svolto dagli addetti in orario serale per non incrociarsi con il via vai giornaliero.
L’intervento di pulizia rientra nell’accordo, tra Sea Ambiente e Comune, per la tutela del decoro urbano. Ma per calibrare un piano di programmazione della manutenzione che sarà necessaria al mantenimento della nuova Mazzini occorrerà capire come i materiali reagiscono alle, più o meno ordinarie, sollecitazioni.
Nel frattempo, a tutela dell’opera appana inaugurata, il sindaco Giorgio Del Ghingaro chiede la collaborazione dei cittadini: "Noi – ha scritto sui social ci teniamo alla cura e alla bellezza della città. Ci piacerebbero però che ci tenessero anche quelli che sporcano, che gettano a terra i loro rifiuti personali, che salgono con l’auto sui marciapiedi appena ricostruiti e lasciano i segni degli pneumatici". "Se ognuno di noi ha rispetto per le cose di tutti – conclude –, le cose di tutti sono più belle".
Martina Del Chicca