Nuova antenna telefonica. Ma serve l’ok di Arpat

Iliad e Open Fiber potenziano la rete a Camaiore con nuove infrastrutture. Richieste di lavori per migliorare la telefonia mobile e la fibra ottica, in attesa di approvazioni istituzionali.

Nuova antenna telefonica. Ma serve l’ok di Arpat

Nuova antenna telefonica. Ma serve l’ok di Arpat

Le aziende Iliad e Open Fiber sono al lavoro per potenziare la rete che copre il territorio di Camaiore. Nelle scorse settimane, in Comune sono arrivate due richieste distinte per eseguire dei lavori di miglioramento della rete fissa e mobile. Nello specifico, Iliad – operatore di telecomunicazioni – il 7 marzo ha presentato un’istanza per l’installazione di una nuova antenna Srb – infrastruttura di base per il funzionamento della telefonia cellulare – che dovrebbe trovare posto nella frazione di Capezzano, e nello specifico nel parcheggio pubblico di via dei Falegnami.

Prima che arrivi il nulla osta ai lavori, però, oltre ai permessi del Comune (il parcheggio dove verrebbe installata l’antenna è di proprietà comunale) serve il parere positivo di Arpat sul possibile impatto elettromagnetico della nuova infrastruttura: l’emissione di una singola antenna, dipende dalla distanza, dalle tecnologie impiegate, dalla direzione di puntamento in azimuth e dall’elevazione rispetto al punto in cui si trova, dall’inclinazione dell’infrastruttura, dalla potenza per singolo segnale trasmesso e dal numero di canali di trasmissione. Per discutere la faccenda è stata convocata una conferenza dei servizi che si riunirà l’8 aprile.

Un’istanza analoga è stata presentata alla fine di dicembre da Open Fiber per una serie di scavi finalizzati allo sviluppo della rete in fibra ottica sul territorio di Camaiore. In questo caso, i nulla osta richiesti sono più articolati: serve l’ok del Parco delle Alpi Apuane, della Soprintendenza alle Belle Arti (vincolante a fini paesaggistici), dell’Ufficio unico per le funzioni paesaggistiche dell’Unione dei Comuni, della Pluriservizi e del Comune. In questo caso, la conferenza dei servizi deciderà il 16 aprile.