REDAZIONE VIAREGGIO

"Non sapevo dei problemi dell’immobile"

Interviene Roberto Pacini, gestore della Taverna dell’Assassino, dopo la notizia dell’asta dell’edificio

"E’ stato un fulmine a ciel sereno". Roberto Pacini, gestore della Taverna dell’Assassino dal 1985, manifesta amarezza a seguito della notizia che l’immobile sul viale Manin andrà all’asta il 29 aprile (al prezzo di 674mila 519,36 euro). Una procedura esecutiva che, ripetiamo, non riguarda il pubristorante, bensì la proprietà dell’edificio, e che non inficia in alcun modo il rapporto di affitto dato che risulta occupato con contratto antecedente il pignoramento. La gestione ha infatti garantiti altri 8 anni di permanenza. "Quando è arrivato l’ufficiale giudiziario con il tecnico sono rimasto di stucco – racconta Pacini, già alla guida dello storico Cavalluccio e tra i fondatori della mitica Radio Babilonia – purtroppo è una vicenda poco piacevole, in un momento in cui, come tutti i locali, soffriamo ancora per le conseguenze della pandemia". La Taverna dell’Assassino, con quell’ambiente originalissimo come la stiva di una nave e il servizio fino a notte fonda, è stato luogo gettonato da tanti personaggi: Lucio Dalla era cliente affezionato e recentemente sono arrivati Sergio Castellitto e Isabella Ferrari. "Purtroppo la chiusura di cinema e del Politeama ci ha penalizzato – continua – e la sera la città è spenta. Siamo l’unica attività aperta tutto l’anno sul lungomare"