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Nevicata spaventosa. Cento studenti bloccati davanti al Brennero

I ragazzi dello scientifico tornavano dalla gita a Praga e Salisburgo. Autostrada chiusa, genitori in apprensione: in nottata il lieto epilogo.

Nevicata spaventosa. Cento studenti bloccati davanti al Brennero

La gita scolastica nella bellissima Praga è finita con una notte in brandina in un centro di accoglienza, sotto la neve. Un rientro con il brivido per circa 100 alunni – 54 ragazze e 50 ragazzi accompagnati da 10 docenti – delle classi quinte del liceo scientifico Michelangelo che solo ieri pomeriggio sono riusciti a tornare a casa dopo 3 ore e mezzo di coda in autostrada a Innsbruck, prima del confine del Brennero. Hanno dormito al Palasport allestito come centro di ricovero dalla Croce Rossa austriaca. Una situazione che è stata gestita con grande professionalità da tutti coloro che hanno operato per mettere in salvo e al caldo gli studenti. Infatti i genitori degli alunni delle classi quinte ringraziano "tutti i docenti accompagnatori che hanno dimostrato professionalità e pacatezza nell’evolversi della situazione, l’autista del pullman Piero Verona sempre cortese e disponibile nel fornire tutte le informazioni, le autorità austriache e la Croce Rossa per aver accolto calorosamente i ragazzi in un frangente potenzialmente pericoloso che si è trasformato in un’esperienza di crescita aggregante".

"La comitiva – racconta la rapresentante di classe della 5B, Beatrice Buratti – stava rientrando dal viaggio d’istruzione a Salisburgo e Praga quando è rimasta bloccata lungo la carreggiata per via della copiosa nevicata. La chiusura del passo del Brennero ha letteralmente paralizzato il transito e alle 15 i due bus si sono trovati in coda. Verso le 18 i ragazzi hanno rimandato messaggi dicendo che la situazione era ancora critica, erano a Innsbruck e stavano valutando se passare dalla Svizzera. Alcuni genitori sono andati in apprensione ma l’autista Piero Verona è stato prezioso per tranquillizzare gli animi: ci ha spiegato che era in costante contatto con la polizia austriaca e con quella italiana oltre che con altri colleghi che gli avevano confermato che il tratto era chiuso per 20 chilometri con ben 35 chilometri di coda".

A complicare la faccenda il fatto che, mentre passavano le ore in fila, si consumava il termine massimo di guida del pullman da parte dell’autista e il collega pronto a montare di turno era a Vipiteno. Lentamente i due mezzi con gli studenti del Michelangelo sono riusciti a entrare in un’area di servizio in attesa di indicazioni da parte della protezione civile austriaca. Che alle 19 ha soccorso studenti e accompagnatori al Palasport di Innsbruck dove era stato allestito un punto accoglienza. Qui tutto il gruppo ha trascorso la notte nelle brande montate nei locali, ed è stato rifocillato dai volontari. Fortunatamente nessun ragazzo ha avuto problemi ma, anzi, tutti hanno vissuto in modo quasi spensierato questa disavventura. Ieri mattina sono stati raggiunti dai due nuovi autisti del pullman che hanno intrapreso il viaggio di ritorno.

"Sono stata informata costantemente della situazione dai genitori dei ragazzi – racconta l’assessore alla pubblica istruzione Elisa Galleni – e mi unisco ai loro ringraziamenti per tutti coloro che si sono adoperati per aiutare gli studenti, ospitarli e permettere loro di stare in sicurezza"

Francesca Navari