Paolo Di Grazia
Cronaca

Viareggio, il patron del beach soccer nell’inferno del terremoto di Marrakech: "Vivo per miracolo"

Il patron del Viareggio Beach Soccer Stefano Santini era là con la ditta Folletto "Al brindisi è crollato tutto, dalla felicità alla disperazione in un attimo".

La foto postata da Santini: pochi istanti prima del terremoto
La foto postata da Santini: pochi istanti prima del terremoto

Viareggio, 10 settembre 2023 – Dalla felicità alla disperazione più totale. E’ l’incubo che ha vissuto venerdì notte Stefano Santini, il patron del beach soccer a Viareggio, contitolare del bagno Flora. Insieme ad altri rappresentanti della Folletto, azienda con cui lavora, si trova a Marrakech in una sorta di vacanza-premio per i risultati ottenuti dalla ditte. Il terribile terremoto che ha sconvolto il Marocco lo ha colto di sorpresa proprio mentre stava festeggiando con un gruppo di colleghi di lavoro della Folletto arrivati da tutta Italia.

"Era il momento del brindisi – ci ha detto ieri pomeriggio al telefono – e abbiamo iniziato a sentire il pavimento muoversi sotto di noi. All’inizio ho pensato che fosse colpa nostra: sai quando tutti insieme si batte i piedi per terra. E per questo stavo dicendo agli altri di fare un po’ più piano...".

Poi è arrivata subito dopo una seconda scossa. Fortissima, tremenda. Che Stefano non dimenticherà mai. "Accanto a noi si è aperta una voragine. Ci siamo guardati negli occhi e siamo scappati via. Eravamo al terzo piano di un locale che con la terrazza si affaccia proprio sulla piazza principale della città. Quelle scale le abbiamo volate. Saltando da un pianerottolo all’altro. Abbiamo fatto appena in tempo a uscire in strada, nella piazza dove si sono riversate migliaia di persone".

Impaurite, scioccate per quello che stava accadendo. "Era saltato tutto, non c’era più la corrente elettrica, eravamo nel buio più assoluto. C’era una confusione totale. vedevamo persone ferite, e altre schiacciate sotto le macerie. E’ stato terribile. Sono immagini che avevamo visto in Italia, ma solo alla tv. Qui ci siamo trovati in mezzo a una catastrofe, senza sapere cosa fare, senza riuscire a parlare con la tua famiglia per dire che stavamo bene. Nonostante tutto. Siamo vivi per miracolo. Abbiamo avuto la fortuna che la palazzina che ci ospitava è crollata solo parzialmente, mentre altre costruzioni attorno sono state completamente distrutte.

Santini e gli altri rappresentanti italiani della Folletto sono poi tornati a piedi in albergo perché tutti i collegamenti erano bloccati. Dieci chilometri a piedi nel cuore della notte.

"In una confusione indicibile, con i motorini che sfrecciavano accanto a noi. Poi anche il nostro albergo – dice ancora Stefano Santini – ha avuto danni ingenti. Le camere erano inutilizzabili. Abbiamo dormito a bordo piscina". Poi i contatti con la Farnesina. "Ci hanno rassicurato – ha detto Santini – e si sono adoperati per metterci a disposizione l’aereo di rientro a casa. Sabato i collegamenti aerei erano bloccati, ma se tutto va bene domenica mattina potrò prendere l’aereo per rientrare in Italia”. Dove si porterà sempre con sé i ricordi di quella terribile notte. "Non dimenticherò gli occhi disperati di quella povera gente che ha perso tutto. Oggi mi resta la sensazione – conclude – che tutto può veramente finire in un attimo. Siamo passati dal brindisi alla disperazione senza rendercene conto. E allora veramente capisci quanto sia importante vivere ogni attimo della nostra vita come un dono e che non devi dare niente per scontato. Mai".