
Il giardino di Villa Puccini riaprirà quest’oggi al pubblico
TORRE DEL LAGO (Lucca)Per Giacomo Puccini era "il rifugio perfetto", un elegante angolo di verde affacciato sulle rive del Massaciuccoli che per il compositore sono state casa per oltre trent’anni. Sono state ispirazione; una finestra sul mondo che ha attraversato con le sue melodie rimaste immortali. Ed anche passione, per la caccia, che il “Sor Giacomo” – come lo chiamavano i contadini del piccolo villaggio – era come una fuga selvaggia dal rigore dello spartito. E quel "rifugio perfetto", il giardino della Villa Puccini di Torre del Lago, dopo un meticoloso restauro, reso possibile da un’approfondita ricerca storico-archivistica, condotta attraverso fotografie d’epoca, documenti, lettere e descrizioni coeve, è sbocciato in una ritrovata primavera. Oggi, alle 12, sarà inaugurato con una cerimonia alla presenza del sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, di Giovanni Giannone della Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Massimo Marsili, del presidente della Fondazione Festival Pucciniano Fabrizio Miracolo e del presidente della Fondazione Simonetta Puccini Giovanni Godi.
L’intervento – voluto proprio dalla Fondazione Simonetta Puccini, custode della Villa di Torre del Lago, e realizzato grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e al sostegno di numerosi mecenati privati – ha restituito al pubblico uno dei luoghi più intimi della vita del Maestro, trasformandolo in un racconto vivo, dove ogni pianta, ogni profumo e ogni sentiero diventano un viaggio nella vita del compositore. Per realizzarlo, nel 1891, Puccini interrò una parte della riva del lago, con il permesso del marchese Ginori che ne era il proprietario. Uscendo si trovava l’imbarcadero, da cui partiva per le battute di caccia, specialmente alle folaghe e ai beccaccini.
Attraverso il parterre all’italiana il giardino ha ritrovato la sua forma originaria; i lavori di restauro hanno interessato anche la cura e la salvaguardia degli esemplari storici, come le palme ornamentali tanto amate da Puccini, il glicine rampicante e il bosso che disegna geometrie armoniche. È un ritorno alla bellezza autentica, ricostruita con fedeltà e raffinata sensibilità paesaggistica, concepita per permettere al visitatore di assaporare lo spirito profondo di quello spazio e del tempo in cui Puccini lo ha abitato, dove natura, musica e memoria si fondono in perfetta armonia. È qui, dove con le stagioni cambiavano anche i colori, che Puccini trovava il suo Eden. Qui ha composto la Tosca (1900), Madama Butterfly (1904), La Fanciulla del West (1910), La Rondine (1917) e Il Trittico (1918), prima di trasferirsi a Viareggio dove lasciò incompiuta la Turandot nell’ultimo atto della sua esistenza. Ed è ancora qui, nella stanze che conservano, che oggi possiamo tornare a incontrarlo. Nel suo luogo e nella sua musica, che stasera torna a riempire la Villa.
Dopo la cerimonia di inaugurazione del giardino, nell’ambito della Notte Europea dei Musei, la Villa Museo di Torre del Lago propone infatti “Melodiando fino a sera“. Dalle 18 alle 24, gli storici pianoforti del Maestro – lo Steinway in acero e l’August Förster con le iniziali G.P. – torneranno a vibrare grazie a una maratona musicale senza soluzione di continuità. Otto pianisti si alterneranno liberamente, senza programma prestabilito, per restituire al pubblico l’emozione autentica delle serate conviviali che animavano la casa. Lorenzo Corsaro, Marco Dal Carobbo, Silvia Gasperini, Luca Logi, Chiara Mariani, Mario Pasqua, Arianna Presepi e Michele Renna saranno i custodi di questa notte magica. Nel salone affacciata sul giardino – ribattezzata dal maestro “Omnibus”, cioè “per tutti” – dove Puccini si riuniva con gli amici per ascoltare musica, giocare a carte o semplicemente stare insieme, con l’unica regola di non canticchiare né fischiare per non disturbare la creazione.
Martina Del Chicca