REDAZIONE VIAREGGIO

La Passeggiata deserta. "Ho chiuso, questo è un lockdown camuffato"

"I forestieri non si possono muovere e i negozi del Lido tirano giù le saracinesche perché coi residenti non si lavora abbastanza"

Carmelo Donzella, presidente del Centro commerciale naturale di Lido, ha chiuso il negozio

Lido di Camaiore, 13 novembre 2020 - Proprio lui, dopo una vita spesa nel commercio e aperture no-stop giorno e sera, ieri mattina ha tenuto chiuso il negozio. Carmelo Donzella, presidente del Ccn di Lido di Camaiore lamenta le difficoltà degli esercenti per questo periodo di "lockdown camuffato": anche se il Dpcm consente la prosecuzione dell’attività, di fatto non porta un soldo in cassa. Infatti ieri tantissimi titolari di negozi della Passeggiata hanno preferito rimanere a casa o – ancora di salvezza – puntare tutto sull’on line per catturare qualche cliente.

"La situazione delle attività di vicinato è paradossale – sbotta Donzella – perchè, nella sostanza, siamo chiusi anche quando siamo aperti. La restrizione ai soli residenti e il fatto che bar e ristoranti possono fare solo asporto, ovviamente va a strozzare i possibili utenti anche per i negozi. Il giro di persone è azzerato, ma le spese per chi ha un fondo in affitto e dei dipendenti, corrono. La mia è un’attività storica che con non poca fatica ho sempre tenuto aperta con sole e pioggia, mentre oggi ho scelto di stare chiuso, tanto stiamo solo perdendo giornate. Questo fine settimana proverò ad alzare nuovamente la saracinesca ma non so davvero con quale risultato. Abbiamo già chiesto al Comune la possibilità di azzerare icosti fissi come la tassa sui rifiuti e l’occupazione di suolo pubblico, così come abbiamo avuto un incontro con il Consorzio di bonifica per invocare agevolazioni in questo inverno così critico".

«Confcommercio e Confesercenti – prosegue il presidente del Ccn – stanno sollecitando il Governo ad allargare il contributo statale anche per gli ambulanti. Credo sia opportuno includere anche noi esercenti a posto fisso che non ci troviamo in una situazione tanto dissimile, visto che non abbiamo rimborsi e neppure incassi. In questo stato di agonia allora bel venga il lockdown". Se la situazione resterà immutata, Donzella prevede infatti un Natale davvero con pochi fronzoli. "Saranno purtroppo festività tristi – prevede – perchè le persone hanno paura e di certo non pensano a fare regali o organizzare cene a casa. In questa situazione in bilico, i consumi sono frenati giorno dopo giorno. Ripeto: temo che per il 25 dicembre la Toscana sarà già chiusa per volontà del Governo ma se la situazione commerciale rimanesse come quella attuale, è meglio davvero starcene tutti a casa". Francesca Navari