"E’ plausibile che un aumento di attenzione degli automobilisti al rosso semaforico e una modifica alla normativa sulle multe in Ztl possa comportare una riduzione del 50% degli introiti da sanzioni? E che basti questo a ritrovarci con un milione e mezzo di euro in meno nelle casse comunali?". A domandarlo è il gruppo Amo Forte, dopo che la consigliera Rachele Nardini ha sollevato la questione in consiglio, evidenziando perplessità legate ai cambi di gestore per la stampa e per la postalizzazione delle multe emesse, e sollecitando verifiche ulteriori. "A leggere La Nazione – sostengono Rachele Nardini, Umberto Buratti, Daniele Galleni e Emanuele Tommasi – verrebbe da pensare che queste richieste (che secondo il sindaco sarebbero “teatro” e “insinuazioni”) abbiano scatenato la bagarre in aula. Invece solo un comico rimpallo tra Mazzoni e Lucchesi su chi avesse l’onere della risposta e il sindaco non pervenuto. E soprattutto non una parola sull’azione di verifica già in atto da 15 giorni che lo stesso sindaco rivelerà alla stampa l’indomani. Perché se fosse vero che erano già in corso le verifiche tramite il Segretario, che è responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, sarebbe di una gravità assoluta aver relazionato e poi fatto votare questi atti senza che il consiglio comunale ne fosse a conoscenza. Ed altrettanto gravi sarebbero le parole di Mazzoni con cui gli atti erano stati presentati e che davano per assodato che la previsione del milione e mezzo in meno fosse spiegata da una relazione del dirigente “molto attinente e ben giustificata”. O queste verifiche non le avete mai fatte – domandano – e ora state correndo al riparo in modo sgangherato, o erano in corso e le avete taciute, costringendo i consiglieri a votare sulla base di una relazione della cui veridicità dubitavate voi stessi".
Fra.Na.