MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Movida senza controlli, albergatori in rivolta

Da Marina di Pietrasanta un esposto via Pec al Comune e alle forze dell’ordine contro ammassamenti davanti alle discoteche e caos

Movida in Versilia

Marina di Pietrasanta (Lucca), 14 agosto 2021 - Se non fosse per qualche mascherina chirurgica che penzola dall’avambraccio sembrerebbe di vivere in un’estate pre Covid. Davanti ai locali più ambiti del lungomare di Marina di Pietrasanta sono tornati a radunarsi decine, centinaia di giovani. Si muovono compatti come uno sciame, seguendo il calendario degli eventi travestiti da serate di “lounge bar“ come fosse polline. Ma sono decisamente più rumorosi. Gridano, cantano, si fanno largo scampanellando con le loro biciclette, sgasando coi motorini. Ogni sera è un carosello. I residenti del lungomare, insieme agli albergatori che raccolgono ogni mattina le lamentele dei clienti che non hanno chiuso occhio, hanno provato a far presente il problema alle autorità. "Abbiamo chiamato per segnalare gli assembramenti dell’ultima settimana, ma nessuno è intervenuto" racconta un’imprenditrice.

Così, insieme anche ad alcuni balneari, hanno deciso di firmare un esposto, inviato giovedì mattina al Comune e ai vigili urbani di Pietrasanta, al Commissariato di Polizia e al Comando dei carabinieri. Hanno allegato alla lettera – spedita per posta elettronica certificata – anche i volantini degli eventi che circolano su Facebook, con cui i locali reclamizzano le loro serate di grande richiamo. Come conferma Simona Benzio, dell’hotel Oceano. "Quello che chiediamo – spiega – sono semplicemente i controlli".

"Mentre noi, metro alla mano, prendiamo le distanze dei tavoli, abbiamo rinunciato al buffet della colazione, sanifichiamo, differenziamo i percorsi per garantire il distanziamento – aggiunge Jessica Ciardella, dell’hotel Savoy – fuori vediamo di tutto. E quello che sta accadendo lo sconteremo tutti. Anche chi ha fatto il massimo per rispettare le norme anti-Covid".

Mentre a Torre del Lago la musica si spegne all’una, altrove si fa bisboccia fino all’alba. Chi lo fa in diretta Instagram si premura di inserire anche la geolocalizzazione del luogo, l’ora e la data. Quasi una firma della sfida, la testimonianza di una serata all’insegna della trasgressione e la conferma di essersi divertito in barba alle restrizioni imposte dal Governo per arginare il coronavirus.