Roma, 9 maggio 2025 - Un sub che stava lavorando al recupero del Bayesian, il veliero affondato al largo di Porticello la notte del 19 agosto, è morto nel corso di un'immersione. La vittima si chiamava Robcornelis Maria Huijben Uiben ed è un olandese di 39 anni; lavorava, come si apprende, per la società Hebo che si sta occupando del recupero e del sollevamento dell'imbarcazione che si trova adagiata a 50 metri di profondità.
La vittima stava lavorando, insieme ad altri colleghi, al taglio del boma. Secondo le prime ricostruzioni, dopo un tentativo andato a vuoto fatto con le chiavi inglesi, i sub sono scesi con un cannello, una sorta di fiamma ossidrica. Appena eseguito il taglio, il boma potrebbe aver fatto da leva e del materiale, forse un pezzo di metallo, avrebbe colpito la vittima. Le immagini delle operazioni, riprese con delle telecamere subacquee, a quel punto si sono interrotte. Poi sono scattati l'allarme e il recupero del corpo. In banchina, oltre ai militari della guardia costiera che stanno conducendo le indagini, c'è il pm che ha seguito l'intera vicenda del Bayesian, Raffaele Cammarano. Qualcuno inizialmente aveva parlato di un'esplosione sott'acqua. Circostanza non confermata, mentre è stata accantonata l'ipotesi del malore: è possibile a questo punto che le operazioni di recupero del veliero slittino e che il cantiere venga sequestrato e sul corpo della vittima sia fatta l'autopsia.
La Hebo Lift 10, la gru galleggiante che dovrà sollevare il Bayesian, è arrivata a Porticello (Palermo) due giorni fa, mentre qualche giorno prima era arrivata sul luogo del naufragio la Hebo Lift 2, la piattaforma galleggiante per aiutare la gru a riportare a galla l'imbarcazione affondata.

Nel naufragio sono morte sette persone, tra cui il magnate inglese Mike Lynch. Con quasi 6 mila tonnellate di stazza lorda la Hebo 10 è una delle gru marittime più potenti d'Europa. Il Bayesian avrebbe dovuto affiorare entro una decina di giorni. Ora però la data potrebbe slittare.