
No fly zone sulla rada di Porticello per tutta la durata delle operazioni di recupero del Bayesian
Roma, 3 maggio 2025 – Al via le operazioni di recupero del super yacht Bayesian, naufragato lo scorso 19 agosto al largo di Porticello, in provincia di Palermo. Come da cronoprogramma, è arrivata stamani al porto di Termini Imerese, la gru galleggiante Hebo Lift 10 che servirà al sollevamento del relitto. Nel naufragio morirono sette persone, tra cui il miliardario Mike Lynch. Hebo Lift 10, la gru galleggiante da 5.695 tonnellate di stazza lorda, è una delle gru marittime più potenti d'Europa. È partita dal suo porto di Rotterdam, nei Paesi Bassi, il 19 aprile e si occuperà del recupero assieme alla chiatta da lavoro Hebo lift 2, arrivata due giorni fa al porto di Termini Imerese e attesa nel pomeriggio a Porticello.

Ispezione e analisi del fondale con ROV
Hebo Lift 2 inizierà i lavori preparatori a partire da una ispezione del superyacht e un'analisi del fondale e dell'ambiente circostante, attraverso l'utilizzo di un "ROV" radiocomandato. Secondo il cronoprogramma diffuso da Tmcmarine, la società britannica che guida il consorzio di imprese esperte in operazioni di recupero in mare, la Hebo Lift 10 si piazzerà sul sito del naufragio tra una settimana, 10 giorni. Dal primo maggio sono scattate le prescrizioni disposte da una ordinanza dalla Guardia costiera e che resteranno in vigore fino ad operazioni di recupero concluse: area interdetta in un raggio di 650 metri rispetto al punto in cui lo yacht è affondato; divieto assoluto di balneazione, sorvolo, pesca, navigazione, ormeggio, immersioni e riprese subacquee.
Esperti da tutta Europa
Circa 70 operatori specializzati sono stati mobilitati in Sicilia da tutta Europa per lavorare a questa operazione di recupero specialistica, supportati da oltre una dozzina di altri esperti marittimi provenienti da diverse organizzazioni a terra. I soccorritori a bordo di Hebo Litf 2 intraprenderanno i lavori preparatori iniziali in loco, a partire da un'analisi dettagliata delle condizioni dell'ambiente bayesiano e marino circostante mediante un sommergibile telecomandato.
Le indagini
Dal recupero del relitto potrebbero arrivare elementi interessanti anche ai fini della ricostruzione degli ultimi istanti di vita delle vittime. Nel naufragio morirono sette persone, tra cui il magnate e proprietario del veliero Mike Lynch, la figlia Hannah, Jonathan Bloomer (presidente di Morgan Stanley International) e la moglie Judy, i coniugi Chris e Neda Morvillo e al cuoco di bordo Recaldo Thomas. La procura di Termini Imerese, che coordina le indagini con le ipotesi di naufragio colposo e omicidio colposo, ha finora iscritto tre persone nel registro degli indagati. Si tratta del comandante James Cutfield, dell'ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e del marinaio inglese Matthew Griffiths.