Bimbo di due mesi spira nella culla. Vittima della 'morte improvvisa'

La disperazione della mamma ospite nella casa famiglia di Stiava

La medicina non ha ancora trovato rimedio alla sindrome della morte improvvisa

La medicina non ha ancora trovato rimedio alla sindrome della morte improvvisa

Viareggio, 11 dicembre 2017 - HA PROVATO a chiamarlo, a scuoterlo. Ma lui, niente. Non si svegliava. E purtroppo quel bambino di due mesi non si sveglierà più. In termini medico-scientifici si parla di Sids, acronimo inglese che sta per Sudden Infant Death Syndrome. Per tutti è la così detta morte in culla. Una patologia rara che non trova ancora alcuna spiegazione presso la comunità scientifica.

La tragedia si è consumata ieri mattina all’alba, tra le 5 e le 6 in una casa famiglia di Stiava. A perdere la vita un bambino di due mesi della Guinea. Il piccolo era nato a Cecina dove abitava la mamma che già da qualche anno aveva lasciato l’Africa in cerca di fortuna. Su disposizione del Tribunale la mamma, che non risulta sposata, era stata assegnata alla casa famiglia di Stiava che ospita persone con gravi problemi proprio su segnalazione dell’autorità giudiziaria. Il nucleo familiare si completava con un fratellino più grande. Ieri il piccolo era stato sistemato in culla come tutte le sere. Sembrava tutto normale e il piccolo stava bene, non aveva particolari problemi di salute.

Ma ieri alle 5,50 la tragica scoperta: non si svegliava. E non respirava. Le grida di disperazione della madre hanno svegliato il personale della struttura che ha immediatamente chiamato il 118. Ma è stato tutto inutile. Il medico non ha potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri. I militari dell’Arma hanno verificato che sul piccolo non ci sono segni di violenza. Il decesso si deve a cause naturali, per quanto ancora inspiegabili anche da un punto di vista scientifico. Sono casi rarissimi, ma è già il secondo che accade in Versilia a distanza di poco tempo. Nell’aprile di quest’anno morì una bambina di due mesi. I genitori erano venuti da Sesto San Giovanni in provincia di Milano per trascorrere una vacanza a Viareggio. Ma nel camping si consumò la tragedia.