Viareggio, 25 settembre 2023 – Aveva interessi anche in Toscana. Lo dicono i verbali, lo confermano le deposizioni. Stiamo parlando del boss dei boss, Matteo Messina Denaro, morto nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 settembre in seguito a una lunga malattia.
Nell'estate del 1993 Messina Denaro era in vacanza in Versilia, precisamente in una villa a Forte dei Marmi con il figlio e con i fratelli Fraviano. Era la stagione della mafia stragista e i boss di Brancaccio Giuseppe e Filippo Graviano furono arrestati nel dicembre 1993, mentre Messina Denaro dopo quell'avvistamento in Versilia sparì nel nulla.
Giuseppe Graviano confermò: "Le nostre vacanze erano in Versilia, a Venezia o in Sardegna d'estate. A Courmayeur d’inverno ma ogni Carnevale eravamo a Viareggio perché ci piaceva troppo". In Versilia arrivavano soldi e documenti. Il pentito Fabio Tranchina, ex autista dei boss, lo ha raccontato ai giudici.
"Ho visto borsoni pieni di soldi, anche 10-20 milioni in contanti, solo per andare a fare shopping nei negozi di lusso a Forte dei Marmi e in Sardegna, e per puntate nei night-club". Ma c’è anche una curiosità che riguarda la zona degli ex hangar del Carnevale di Viareggio. Qui un toscano di 45 anni con qualche precedente avrebbe ricevuto una valigetta con documenti da un siciliano residente in città e l’avrebbe portata a Palermo in auto per consegnarla ai boss.
Anche Salvatore Baiardo, un altro pentito, ha parlato ai giudici nominando spesso la Versilia. I verbali davanti al pm di Firenze sono stati secretati ma i nomi che ha fatto non si limitano a Messina Denaro e ai Graviano. Che l’ultima vacanza dorata, almeno per i Graviano, sia stata trascorsa nell’estate 1993 lo conferma la deposizione anche questa segretata dell’agente immobiliare e del proprietario della villa che venne affittata.
Molti negli anni hanno confermato che il boss Messina Denaro è tornato più volte non solo in Versilia, ma anche a Pisa (nella zona di Cascina in particolare), dove aveva altri interessi.