Viareggio, 27 marzo 2024 – «Ma secondo voi è normale?". È l’interrogativo che domina nei post social, con foto annesse, e negli assembramenti fuori dagli uffici dei gestori di gas e luce. Tra chi, sbigottito, stenta a credere alle cifre delle bollette recapitategli a casa, e chi, incredulo, preferisce pensare che sia uno scherzo. D’altronde, è quasi il primo d’aprile. Ma questi, però, non sono “pesci“. E anche se lo fossero, non sarebbero di quelli divertenti.
Perché sono, difatti, cifre esorbitanti e allucinanti quelle che pensionati e famiglie si sono ritrovati a pagare a causa del caro bollette. Al limite, appunto, dell’inverosimile. Come è successo ad una coppia di anziani residenti a Viareggio nel quartiere Marco Polo, che, dopo la scadenza di un contratto a prezzo agevolato con una delle principali aziende per l’energia elettrica e il gas, ha ricevuto una richiesta di pagamento di 10 volte tanto il prezzo agevolato.
«Allo scadere del contratto sono state applicate le tariffe massime al metro cubo. Ma nessuno ci ha avvertito, abbiamo dovuto pagare quasi 4mila euro di gas naturale e ora ci aspettano più di 2mila euro di luce", raccontano i due pensionati sventurati a cui, dopo il versamento, come un (quasi) pesce d’aprile, è stato proposto un nuovo contratto agevolato. Sfortunati sì, ma creduloni no.
«Abbiamo cambiato gestore – continua il signore – perché se questo è il meccanismo, è inaccettabile e sleale nei confronti dei clienti che per anni hanno pagato rispettando le scadenze e l’azienda stessa".
Un accordo che si spezza e un rapporto, che si pensava di fiducia, che si rompe, lasciando spazio solo a delusione e diffidenza. E ad un sentore di burla e fregatura che, volontarie o meno, sottolineano però un’allarme sociale che va ad intaccare le tasche e i risparmi di interi nuclei e famiglie, che si ritrovano economicamente soffocati. E senza più stima in chi, come le imprese, promettono regolarità e sicurezza.