Richiesta di dati certi da Rosario Brillante,
Coordinatore del Cipit di Seravezza, a proposito delle recenti affermazioni di imprenditori e sindacato sull’indicazione della Regione di
subordinare le concessioni a scavare alla trasformazione in loco di almeno il 50% del marmo estratto. "Confindustria – dice – afferma che nel comprensorio versiliese questa giunge già al 65%. I conti non tornano. E’ sufficiente dare uno
sguardo al Monte Altissimo del quale è stata letteralmente cancellata una vetta, come già avviene con il Corchia, agli squarci della montagna di Trambiserra a Seravezza e alle vallate di Arni. E’ necessaria un’iniziativa
politica, istituzionale e sindacale che ponga le attività estrattive sotto “sorveglianza speciale” del materiale estratto ma che rivendichi al tempo stesso la necessità che venga lavorato in zona"