
La locomotiva Lucca ha ripreso a trainare l’export provinciale (+14,4%) e la Versilia dà il suo contributo secondo i dati della Camera di Commercio con la collaborazione dell’Istituto Studi e Ricerche. Fa eccezione la nautica ma, secondo la Cciaa, la contrazione è solo tecnica e dettata dal picco straordinario dell’anno precedente.
Segno positivo anche sul fronte delle importazioni con un +38%: un valore superiore sia rispetto all’Italia (+36,4%) che alla Toscana (+35,3%) entrambe sospinte dai prodotti energetici. Il cambio eurodollaro, sceso dopo venti anni sotto la parità, ha contribuito a rendere più competitive le produzioni delle imprese europee ma ha anche reso le importazioni più costose. Oltretutto, il 2022 è stato anche un anno eccezionale per le materie prime con i prezzi che hanno spesso raggiunto picchi elevatissimi o, addirittura, superato i loro massimi storici.
Prosegue il positivo periodo della cantieristica nautica, che nel 2022 ha esportato natanti per 861 milioni di euro, uno dei valori più elevati mai registrati dal settore nonostante un calo del -7,1% rispetto all’anno precedente, quando si era registrato il record storico per l’export settoriale. Il Regno Unito rappresenta il principale paese di destinazione seguito da Stati Uniti e Isole Cayman; insieme i tre paesi hanno assorbito il 59% delle esportazioni provinciali. Per l’export di oli e grassi vegetali e animali (si pensi solo alla Salov) si registra una crescita del +20,1% che ne porta il valore venduto all’estero a quota 262 milioni di euro: gli Stati Uniti sono cresciuti del +24,4% confermandosi primo paese di destinazione con il 41,3% delle vendite estere del settore, segue il Regno Unito con il 20,7% del totale e un +26,9% nell’anno.
È tornato a crescere l’export di prodotti lapidei lavorati, con un +21% su base annua per 114 milioni nei dodici mesi. Le vendite estere del settore restano un terzo al disotto dei livelli massimi raggiunti nel 2015-16, ma la ripresa dell’economia a livello globale sembra aver ridato fiato al comparto. Il principale mercato di sbocco per i prodotti lapidei sono gli Stati Uniti, che hanno assorbito il quaranta per cento delle vendite provinciali, in ulteriore deciso aumento (+31,8%). Le vendite di blocchi di pietre estratte (27 milioni), dirette per la metà in Cina, segnalano invece un calo del 16,6%.