ISABELLA PIACERI
Cronaca

I disturbi alimentari nelle donne. La lettera di una trentottenne: "Bulimica e anoressica: mi odiavo"

La sua testimonianza è stata raccolta da Cinzia Romboni, consigliera comunale di FdI di Camaiore "Queste problematiche comuni a tante giovani non vanno sottovalutate: servono strutture specializzate".

I disturbi alimentare sono molto diffusi in età adolescenziale: e si passa da bulimia ad anoressia senza accorgersene

I disturbi alimentare sono molto diffusi in età adolescenziale: e si passa da bulimia ad anoressia senza accorgersene

Disturbi alimentari da curare e considerare: entra a gamba tesa la questione in consiglio comunale a Camaiore. Quante ragazze o ragazzi, adolescenti e preadolescenti vivono una situazione di disagio nascosta che li porta a digiunare o abboffarsi di cibo? Quante famiglie si trovano inermi dinanzi a ciò, senza tutele sanitarie pubbliche, senza guida? La ricetta? L’amore e la cura. Ecco che il tema tanto delicato per fortuna è entrato nel palazzo comunale che, oltre ad illuminare la torre civica una volta l’anno col colore lilla, dovrà muoversi in concreto per bussare alle porte dell’Asl e creare uno sportello ad hoc.

Cinzia Romboni di Fratelli d’Italia ha raccolto come emblema la testimonianza di Laura, una trentottenne cittadina, che non ha timore di raccontare la propria esperienza e farsi voce e grido di tali disturbi, lesivi, invasivi, tristi e pericolosi. Adesso il consiglio dovrà chiedere di accreditare i centri privati e la Commissione pari opportunità accogliere il problema ed ascoltarlo per farsene testimone con iniziative dedicate.

Veniamo alla lettera di Laura, da quando aveva 13 anni in preda a tale patologia: “Mi sentivo sola - racconta - i miei lavoravano nel loro bar ed io mi inventavo amici invisibili. Questo vuoto poi l’ho riempito con gli spot della tv che invitavano a dimagrire per piacersi…”. Da lì all’abisso profondo il passo è stato breve: non incolpa nessuno, ma nessuno si era accorto del rischio…“.

Poi i 4 o 5 biscotti mangiati di nascosto ed un piano alimentare dato come risolutivo da un medico - prosegue - A 13 anni pensai di meritarmi questa dieta dato che ero in leggero sovrappeso e mi sentivo sempre sbagliata. Ogni giorno mi imposi restrizioni più forti e scendevo di peso: il ciclo spari’. Una sera non ce la feci e sgarrai: cosi’ parti’ una serie di intervalli tra digiuni e cibo. Non sapevo di soffrire di disturbo alimentare….”. Le ricomparve il ciclo, ingrasso’, ma si odiava. Rabbia, sgomento, isolamento dai compagni e paura ad uscire. Il ‘binge eating disorder’ adesso e’ noto e studiato, ma in altri tempi era sconosciuto e non classificato come disordine incontrollato di alimentazione. La giovane donna si e’ confidata con la Romboni che ha preso davvero a cuore il tema: “Non e’ solo il sottopeso pericoloso - aggiunge Romboni - ma anche il contrario e l’altalena tra pesi opposti con gli organi del corpo costantemente stressati. E non esistono strutture pubbliche”.

A 17 anni il primo ricovero a Firenze in clinica ed altri ancora dopo, fino ad oggi, quando Laura sta bene. Con cosa si guarisce? “Prendendosi per mano e, senza colpevolizzarsi, amarsi e farsi amare con carezze, coccole e tenerezza”. Nessuno e’ sbagliato e l’amore lo conferma sempre. Ma servono interventi delle istituzioni.

Isabella Piaceri