E’ morta Maria Carla Codecasa, nautica in lutto. "Battezzò" una classe di superyacht

Per lei il marito Fulvio aveva creato gli yacht che portano il suo nome

Maria Carla Codecasa

Maria Carla Codecasa

Viareggio (Lucca), 17 agosto 2017 - Se n'è andata l’unica donna ad aver dato il proprio nome non a una barca, ma a una classe di super yacht: Maria Carla Codecasa, nata Dinelli, è morta ieri dopo una lunga malattia. Aveva 76 anni.

Fulvio Codecasa, a metà degli anni ’90, aveva dedicato all’amatissima moglie uno dei modelli più prestigiosi tra quelli usciti dal suo cantiere: un 35 metri innovativo, con due motori idrojet che davano la spinta necessaria per l’imbarcazione dalla linea filante e elegante al tempo stesso, quasi un ritratto di Maria Carla nel mondo dei super yacht. Il modello aveva avuto un grande successo, tant’è che ancora oggi le prime due imbarcazioni autofinanziate dal cantiere si mantengono attualissime: ed era stato poi seguito da altri scafi di 42 e 45 metri.

Perché parlare di barche in questo momento di grande lutto per la Darsena, e per l’intera Viareggio? Perché il privilegio dato a Maria Carla, capitato in pochi altri settori (Isotta Fraschini nel panorama delle auto, per esempio) è stata la conferma del grande amore che ha unito per tanti anni l’imprenditore Fulvio e la moglie. Lei, anche dopo la comparsa della malattia, non dimostrava la propria età anagrafica. Formalmente non sembrava seguire le aziende di famiglia, ma in realtà collaborava, con le figlie Fulvia a Elena, alla selezione degli interni delle barche realizzate dal Cantiere Codecasa. Si occupava soprattutto della scelta dei tessuti per gli arredi. E seguiva anche la gestione del Grand Hotel Villa Ariston a Lido di Camaiore, una location di grande prestigio e comfort che, nelle sue facilities, denunciava la presenza di un occhio femminile di buon gusto ma al contempo pragmatico.

La coppia Codecasa si era sposata nel 1962, e dal matrimonio era nato anche un figlio maschio, Davide. Maria Carla ha dedicato l’intera vita alla famiglia e, com’è del resto nello stile del marito, non ha fatto mai parlato di sé né ostentato il benessere. Fulvio Codecasa infatti è noto per il regime di vecchio capitano d’industria che ha impresso al proprio lavoro, trasmettendolo ai familiari, secondo il modello dell’imprenditore che è sempre al pezzo. Il legame che lo univa alla moglie, ricambiato, traspare chiaramente dagli sguardi e dalla luce degli occhi delle loro foto. I funerali di Maria Carla Dinelli si terranno stamani nella chiesa di Don Bosco. La famiglia ha chiesto non fiori, ma opere di bene: per l’Associazione genitori dei bambini affetti da tumori e leucemia Agbalt Onlus.