L’ospite speciale . Il leader del Tagikistan sceglie Viareggio per la sua visita in Italia

Emomali Rahmon nel nostro Paese per incontrare Mattarella e Meloni ha scelto di alloggiare con il seguito al Grand hotel Principe di Piemonte. Ieri ha fatto anche un tour a sorpresa a Pistoia per esplorare i vivai.

Bodyguard all’ingresso, strade blindate, chef privato e spostamenti in jet riservato con tanto di catering per spuntini a bordo. Il Presidente del Tagikistan, Emomali Rahmon, ha scelto di alloggiare al Grand hotel Principe di Piemonte di Viareggio per la sua tappa italiana in occasione della quale ha incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Da giorni infatti il monumentale albergo 5 stelle lusso è rimasto ‘off limits’ per garantire la massima protezione e riservatezza al Capo di Stato che ha prenotato l’intera struttura, selezionata per l’occasione dopo che il suo staff ha proceduto nelle scorse settimane a visionarne altre due a Firenze. La scelta è ricaduta sul Principe di Piemonte dove Rahmon è rimasto alcuni giorni, accompagnato da numerosi diplomatici e componenti del Governo del proprio Paese oltre che dai suoi più stretti collaboratori (in totale circa 50 persone), tutti alloggiati nelle suite extralusso da circa 150 metri quadrati, con rigorosa vista mare e comfort di ogni tipo. Il Grand hotel Principe di Piemonte ha infatti messo a disposizione l’intera squadra per accogliere l’autorità del Tagikistan e il suo seguito: la cucina ‘2 stelle Michelin’ e’ rimasta attiva 24 ore su 24 in via esclusiva, con un dialogo continuo tra lo chef personale di Emomali Rahmon e l’executive del Principe, Giuseppe Mancino, che hanno collaborato per l’elaborazione di un menù tarato sulle esigenze di tutto il gruppo di autorità che ha espresso gradimento per il livello di eccellenza della cucina made in Italy: pietanze rigorosamente di pesce freschissimo e ingredienti di prima qualità per osservare la religione musulmana.

Viareggio è stata dunque punto ri riferimento prediletto per il Presidente Rahmon (la sua presenza non è passata di certo inosservata visto il dispiegamento di forze dell’ordine, strade chiuse e blindati che hanno interrogato i più su chi fosse l’illustre ospite nella struttura, visto il così stretto riserbo), il più longevo capo di Stato del suo Paese, rieletto nel 2020 con oltre il 90% dei voti (85% di affluenza alle urne) alle presidenziali segnate da un’opposizione quasi inesistente che gli ha garantito di rimanere in carica fino al 2027 segnando così il record dei trenta anni alla guida del Tagikistan. Il Presidente dello Stato dell’Asia Centrale si è poi spostato in auto o in aereo privato (con catering a bordo) per le previste visite ufficiali calendarizzate. Nei giorni scorsi è stato ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella assieme al vice ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli. Ha poi dialogato con la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Palazzo Chigi, e state scambiate numerose intese bilaterali, "che testimoniano la volontà di approfondire i canali di dialogo e collaborazione in ogni settore di comune interesse, a partire dalla sicurezza, e di continuare a rafforzare la cooperazione tra Italia e Asia Centrale" come recita la nota del Governo.

Imponente spostamento di mezzi e guardie del corpo anche per la visita che il numero uno del Tagikistan ha fatto ad alcune tra le aziende di eccellenza. Rahmon ha prima esplorato con grande curiosità la produzione della Vannucci Piante a Pistoia: accolto dal ceo Vannino Vannucci e da tutto lo stato maggiore dell’azienda, è stato accompagnato in un percorso ’green’ davvero affascinante all’interno del ’Campus’. Ieri, invece, è stata la volta di un’altra importante realtà vivaistica pistoiese, la Innocenti e Mangoni Piante. E i tour tra queste varietà sterminate potrebbe essere primo germoglio di una collaborazione importante. In queste visite era presente anche Federico Menici, titolare della Menici Garden Lab che crea giardini monumentali per ville, residenze storiche e dimore lusso che nel 2021 già aveva lanciato la proposta per progettare un parco dagli effetti scenografici per le celebrazioni a Dusanbe del trentennale dell’indipendenza del Paese dall’ex Unione Sovietica.

Francesca Navari