Lo ‘zio’ di Burlamacco. I 103 anni di Mario Bonetti

È stato premiato dal Collegio dei geometri: "Un esempio per tutti noi" "Il segreto della mia longevità? "Mangio poco. E poi, non mi sono mai fermato".

Lo ‘zio’ di Burlamacco. I 103 anni di Mario Bonetti

Lo ‘zio’ di Burlamacco. I 103 anni di Mario Bonetti

Ha preso il diploma di geometra nel dopoguerra presentandosi all’esame di maturità da privatista perché nel frattempo lavorava. Da geometra ha lavorato, anche in Comune, con professionalità e passione per tanti anni diventando un esempio per le giovani generazioni. E così Mario Bonetti, viareggino, 103 anni e non sentirli, fratello dell’artista Uberto, matita del Burlamacco e cognato di Giovanni “Menghino“ indimenticabile carrista del Carnevale, è stato premiato dal Collegio dei Geometri della provincia di Lucca, cui è iscritto dal 1948. Una cerimonia ricca di emozioni al Bagno La Pace di Viareggio alla quale Mario Bonetti ha partecipato alla presenza di parenti, colleghi e amici. Presente anche tutto il consiglio direttivo del Collegio dei geometri, i componenti delle commissioni urbanistiche della Provincia di Lucca e dei comuni di Viareggio, Camaiore, Massarosa e della Versilia storica.

Una bella festa, insomma, che ha messo a confronto tre generazioni di geometri. Al centro della cerimonia la dedizione e il senso dell’appartenenza. Mario Bonetti rappresenta un esempio di ingegno creativo e ha intrattenuto i presenti illustrando alcuni dei suoi progetti e portando la “scatola magica“ con alcuni delle soluzioni ingegnose.

Mario, una vita vissuta a pieno...

"Ho fatto tanti lavori. Sono stato marconista alla stazione di Coltano. E il 9 agosto del 1943 ero imbarcato sul cacciatorpediniere Vincenzo Gioberti che naufragò. Mi sono salvato perchè essendo marconista ero in coperta".

La sua passione però era costruire?

"Sì, mi piaceva costruire e ho realizzato fabbricati di una certa grandezza. Fino quando non sono diventato geometra, un ingegnere ha firmato i miei progetti. Poi ho studiato e mi sono diplomato"

Si può dire che è lo zio del Burlamacco?

"Certo, mio fratello Uberto ha creato Burlamacco simbolo del Carnevale e della città".

Ha vissuto in Darsena ora dove vive?

"Con mia moglie Elena viviamo al Campo d’Aviazione. Non abbiamo figli per scelta, perché il mondo è brutto. Le guerre non sono mai finite. Ma ho quattro nipoti"

Nel 2022 gli è stata rinnovata la patente?

"Certo. Ora è scaduta a luglio e in questi giorni devo rinnovarla. Per me la macchina è tutto, mi permette di spostarmi. E dico sempre che quando noi uomini siamo alla guida dobbiamo guardare avanti e non farsi distrarre dalle belle donne. Per guidare la macchina bisogna avere la mente pulita".

Quale è stata la sua “ricetta“ per superare il secolo di vita?

"Mi sono sempre dato da fare: non bisogna mai fermarsi".

Un piatto preferito?

"Mangio poco e mangio tutto", racconta questo splendido 103enne con la battuta sempre pronta.

Maria Nudi