L’eredità di Sergio Bernardini. La Prima Estate fino al 2028. Accordo tra Di & Gi e Camaiore

L’amministrazione a guida Pierucci assicura al promoter un contributo di 80 mila euro per i prossimi due anni. Il Festival destinato a crescere e ad accogliere appassionati da tutta Europa. Un volano per il turismo.

L’eredità di Sergio Bernardini. La Prima Estate fino al 2028. Accordo tra Di & Gi e Camaiore

L’eredità di Sergio Bernardini. La Prima Estate fino al 2028. Accordo tra Di & Gi e Camaiore

di Gaia Parrini

LIDO DI CAMAIORE

Era il 1976 quando Sergio Bernardini fece costruire, tra i campi ad un passo dal lungomare, Bussoladomani.

La prima tenda teatro italiana che ha rivoluzionato il modo di fare spettacolo e organizzare concerti. Che ha visto calcare il suo palco da artisti come James Brown, Dionne Warwick, Mike Oldfield e Mina, che, non a caso, nel 1984 ha scelto proprio Bussoladomani per il suo ultimo concerto. Nomi che hanno fatto la storia, della musica e del tessuto culturale della Versilia, legata indissolubilmente al nome di Bernardini e all’eredità che ha lasciato.

Un’eredità raccolta, proprio in quei campi, da Mimmo D’Alessandro e dal figlio Enrico, che, ormai da due anni, con “La Prima Estate“, hanno reso Lido di Camaiore meta di artisti internazionali. Con sguardo sospeso e riconoscente al passato e un occhio diretto e rivolto al futuro. Futuro che non è soltanto quello dell’edizione in arrivo il prossimo giugno, ma che si estenderà, con l’accordo quinquennale stipulato tra il Comune di Camaiore e la Di and Gi, fino al 2028.

"Nel 2016 Bussoladomani era stata pensata come si sta delineando adesso – dichiara il sindaco di Camaiore, Marcello Pierucci – Ritengo dunque che questo sia un momento storico per l’amministrazione e per un rilancio culturale, musicale e turistico. Gli eventi musicali dell’area saranno targati D’Alessandro, con il marchio Primaestate legato esclusivamente a Lido di Camaiore. Il Comune darà un contributo di 80mila euro più Iva per i primi due anni, e una serie di servizi indiretti. Dopo tre anni di rodaggio, ci leghiamo per il futuro per portare Lido fuori dai confini nazionali".

Un Festival che si auspica possa diventare meta di pellegrinaggio per gli appassionati di tutta Europa e il volano per l’industria turistica, non solo di Lido ma dell’intero territorio versiliese, come dimostrato dalle prime edizioni. "Gli eventi degli anni scorsi hanno portato un flusso di turisti che non conosceva la zona, soprattutto da paesi stranieri – afferma il vicesindaco Andrea Favilla – Che hanno prenotato anche per date successive". "È un modo per destagionalizzare – aggiunge il consigliere Gabriele Baldaccini – Il turista che partecipa allo spettacolo, vive anche la zona. E questo ritornerà positivamente non solo sull’evento ma anche sul territorio".

"Iniziamo il lavoro di 5 anni – continua Enrico D’Alessandro – con l’obiettivo che il Festival diventi un player importante e una calamità di pubblico nel mondo. Questo accordo ci consente di lavorare con più progettualità e di impostare un percorso di crescita per far arrivare la Prima Estate nel 2028 tra i principali festival europei. Intanto, per l’edizione in arrivo, ci stiamo organizzando anche con gli albergatori per offrire una scontistica agli spettatori. Facciamo del nostro meglio per essere all’altezza dell’eredità di Bernardini". Che, se dall’alto guarda, dice Mimmo D’Alessandro, "non potrà che essere felice di questa continuità".