di Martina Del Chicca
I furti di biciclette alla Lecciona, in Darsena, ormai passano sottotraccia. È capitato a tutti, ai turisti e ai viareggini. E capita ogni santo giorno, purtroppo. Ma questa volta i ladri hanno rubato più di due biciclette: hanno portato via ad un padre e ad una madre la possibilità di accompagnare la propria figlia alla lenta scoperta del mondo. Uno dei due mezzi – due mountain bike (una Eko rossa e una Live grigia) – è infatti attrezzato per agganciare uno speciale passeggino. La bambina ha una disabilità motoria, ma ha la curiosità di tutti i bambini. E il diritto di potersi muovere come tutti. Per questo i suoi genitori hanno cercato, e trovato, una soluzione per superare ostacoli e barriere fisiche. E con questo spirito, di scoperta e di libertà, la scorsa settimana sono arrivati dalla Germania per trascorrere qualche giorno di vacanza Viareggio. A bordo di un camper, carico di entusiasmo, di giochi e delle due biciclette speciali.
Hanno soggiornato al camping Paradiso, e attraversato insieme, pedalando con le gambe e l’immaginazione, la Macchia Lucchese per arrivare fino alle dune della Lecciona. E lì, in quella spiaggia sconfinata e protetta dal Parco, si sono goduti il sole, il mare. I castelli con la sabbia, i tramonti rosati che alla fine dell’estate colorano il cielo sopra Viareggio. Ma alla fine di una bella giornata hanno dovuto fare i conti con la brutta scoperta. Le loro biciclette non erano più parcheggiate dove le avevano assicurate con la catena e il lucchetto. Hanno provato a guardarsi intorno, a cercarle lì attorno. Ma qualcuno le aveva rubate e portate chissà dove, come capita troppo spesso. Così spesso che ormai ci siamo arresi all’ineluttabile.
Dalle reception dei campeggi che si stendono sul viale dei Tigli il personale si preoccupa ogni volta di avvisare i clienti del pericolo di furti che si nasconde tra la pineta e il mare, li informano subito quando arrivano per il check-in. Troppi ne hanno visti uscire con le bici, con ombrelloni, asciugamani, gonfiabili, borse frigo... E alla fine rincasare a piedi. E se ogni volta è difficile da accettare, "Perché siamo consapevoli che questa è una pessima pubblicità per la città"; stavolta è impossibile, "Perché nei volti di questa famiglia – raccontano – abbiamo letto una profonda amarezza". I ladri hanno rubato ad un padre, una madre e alla loro figlia la possibilità di viversi appieno questi giorni spensierati.
Il camping Paradiso ha dunque diramato un volantino, con le foto delle due mountain-bike, e l’appello per ritrovarle. "Le biciclette – si legge – ci aiutano in tutto ciò che possiamo fare con nostra figlia fuori casa. Lei dipende al 100% da noi e dall’attrezzatura che abbiamo". I genitori offrono anche una ricompensa, 200 euro, per chiunque fornirà un aiuto (è possibile contattare il campeggio al numero 0584-392005). Nel frattempo la famiglia, che ha sporto denuncia ai carabinieri, è ripartita per la Germania senza la biciclette e con poche speranze di ritrovarle. Ma se ci fosse anche una sola speranza vale la pena provarci. Sperare che ciò che è stato tolto loro, possa essere restituito. Le biciclette, insieme alla possibilità di pedalare, tutti e tre insieme, alla scoperta del mondo.