Le suite attirano gli imprenditori Tante le scommesse nell’hotellerie

A Seravezza per la prima volta arrivano società interessate alla ricettività, la famiglia Maschietto rilancia

Le suite attirano gli imprenditori  Tante le scommesse nell’hotellerie

Le suite attirano gli imprenditori Tante le scommesse nell’hotellerie

A sbilanciare investimenti adesso sono più le suite che il mattone. Con imprenditori – locali ma anche società internazionali – che spingono sulla ricettività in Versilia. Il caso più clamoroso è a Seravezza, territorio ad oggi privo di alberghi, che nei prossimi anni avrà ben 3 hotel per un giro di affari complessivo di 10 milioni: una b&b è stato già rilevato da un imprenditore locale ed è in fase di realizzazione in piazza Carducci mentre altri due edifici (di cui una imponente villa storica con vincoli della Sovrintendenza) da tempo in disuso, sono oggetto di trattativa per crearvi dei ’4 stelle’ con bar e ristorante da parte di società quotate in Borsa. A Querceta invece è pronto il progetto per un relais lusso con piscina e parco

nella dimora che ha ospitato l’ex Museo Gilardi in via Cugnia:

tra gli acquirenti della villa ci sarebbero anche nomi noti dell’hotellerie in Versilia con esperienza alla guida di realtà di livello al Forte.

Proprio a Forte dei Marmi, dove la trasformazione del decadente ex Nettuno ne La Datcha del magnate russo Oleg Tinkov fece pensare che il paese avesse raggiunto il top della ripartenza del settore dell’ospitalità, si registra invece ancora tanta vivacità. E’ previsto per settembre – il preliminare sarebbe già stato sottoscritto – il contratto di acquisizione dell’Unahotel di Forte dei Marmi da parte dell’imprenditore Attilio Bindi, già proprietario dell’ex hotel storico di via XX Settembre e l’Areion a Forte dei Marmi (quest’ultimo sarà demolito e ricostruito). A vendere il 100% dell’immobile è la società Versilia Hotels spa, presieduta dall’imprenditore edile Stefano Varia. L’hotel ha 75 camere, piscina semiolimpionica, ristorante, due campi da tennis, centro congressi da 400 posti e parcheggio con 20 colonnine di ricarica per auto Tesla e si propone come realtà che verrà collegata alla vicina Canniccia, sempre dell’impero Bindi. Intanto proseguono i lavori per la nascita del Maitò Art Hotel sul lugomare di Forte dei Marmi, realtà che verrà integrata con Maitò Beach e il ristorante Maitò 1960 del gruppo Nesti: l’opening è previsto in primavera 2024 e già si sussurrano ambienti con spazi espositivi dedicati a autori ai massimi livelli del panorama artistico internazionale e uno chef stellato che seguirà la brigata di cucina.

Partiranno a fine anno gli itnerventi all’ex Paradiso al mare, il ’tre stelle’ sul viale acquisito dal

gruppo Baglioni Hotels e detinato a diventare un gioiello luxury.

L’edificio è stato già cantierato per i primi interventi di pulizia e bonifica degli spazi in vista dei lavori che premettono un’importante trasformazione per lo storico albergo che conta ben 65 camere con parcheggio e piscina esterni: nel 2014 fu ceduto ad una cordata di imvestitori russi che poi non ha mai concretizzato operazioni di ripartenza per l’edificio, rimasto in abbandono. Tra gli imprenditori alberghieri storici che invece rilanciano c’è la famiglia Maschietto proprietaria dell’Augustus hotel & resort che è intenzionata ad avviare il progetto di Villa Ala, due nuove dimore ispirate alla romantica villeggiatura fortemarmina che da sempre contraddistingue la filosofia di vacanza che già si respira all’Augustus. Così come Elena Maestrelli del boutique hotel Villa Roma Imperiale ha dato il via al restyling dell’ex pensione America acquistata un paio di anni fa : oltre 10 milioni di investimento per dar vita ad una nuova scommessa di ricettività con sole 18 camere e servizi di altissimo target.

Francesca Navari