REDAZIONE VIAREGGIO

La truffa dei finti chef: così la coppia è finita nei guai

Acquistavano attrezzature per la ristorazione senza pagare e poi le rivendevano a prezzi stracciati

Gli agenti della Polizia di Stato con la strumentazione da cucina sequestrata

Gli agenti della Polizia di Stato con la strumentazione da cucina sequestrata

Versilia, 31 luglio 2024 – Si fingevano ristoratori interessati ad acquistare attrezzature professionali. Una volta ritirata la merce, se la svignavano senza pagarla, per poi ’piazzarla’ a prezzi ribassati. Era questo il "piano" di due soggetti che la Polizia di Stato ha denunciato per i reati di truffa. Nella rete è finito anche un terzo uomo, denunciato per ricettazione.

Il cerchio attorno ai tre uomini si è chiuso nella mattinata di martedì, quando, al termine di scrupolose indagini, il personale della Squadra anticrimine ha indagato in stato di libertà un viareggino di 37 anni e un altro uomo, viareggino di origini livornesi di 62 anni, per truffa aggravata in concorso con recidiva.

Assieme a loro, è finito nel mirino delle forze dell’ordine un campano residente a Viareggio di 34 anni, a cui viene contestato il reato di ricettazione.

La pulce nell’orecchio alle forze dell’ordine l’aveva messa nei giorni scorsi il legale rappresentante di un rivenditore di attrezzature alberghiere: l’uomo si è presentato al commissariato di Viareggio per denunciare una truffa da parte di due persone – i viareggini – che si erano presentate a lui come ristoratori che stavano allestendo un nuovo locale. Per avviare l’attività – o almeno così sostenevano – i due uomini avevano acquistato un’affettatrice professionale dal valore superiore ai 1.500 euro. E tuttavia, una volta concluso l’affare, i due ’impostori’ non hanno mai pagato l’attrezzatura al rivenditore.

Le indagini della Squadra anticrimine sono partite grazie all’intuito dei poliziotti che casualmente hanno intravisto i due soggetti in un atteggiamento insolito e sospetto. Per questo, gli agenti hanno deciso di approfondire la situazione, scoprendo che l’affettatrice professionale trattata e mai pagata era soltanto la punta dell’iceberg di un parco attrezzatura ben più nutrito, che comprendeva altre affettatrici, planetarie, servizi da cucina e altro materiale, per un valore complessivo di svariate migliaia di euro.

Una delle affettatrici era stata ’piazzata’ dai due viareggini in un ristorante della zona, il cui titolare aveva fiutato l’"affare" e aveva acquistato il macchinario a prezzo irrisorio senza farsi troppe domande. Da ulteriori accertamenti condotti da parte della polizia, è emerso che i due avevano ripetuto lo stesso tranello a diversi rivenditori della zona, i quali hanno già sporto varie denunce ma senza riuscire a dare un nome ai truffatori che li avevano ingannati.

I commercianti, tuttavia, non hanno avuto alcuna esitazione nel riconoscere i due finti ristoratori: per questo motivo, l’autorità giudiziaria ha disposto una perquisizione in capo ai sospettati. Le perquisizioni hanno permesso quindi di recuperare altre attrezzature, per un totale di tre affettatrici, un’impastatrice, una planetaria ed un servizio di quasi 200 piatti che presto saranno restituiti ai legittimi proprietari, mentre i due sospettati sono stati denunciati per il reato di truffa e il ristoratore per quello di ricettazione. Inoltre, in questa fase sono in corso ulteriori accertamenti al fine di verificare eventuali ulteriori atti criminali della stessa specie a danno di altri commercianti portati a termine dalla coppia di viareggini.

Marco Principini