REDAZIONE VIAREGGIO

La Tari diventa card per fare la spesa

Proposta eco rivoluzionaria della società Remunero ai comuni della Versilia: restituire la tassa in bonus acquisti

Se la Tari si trasformasse in un bonus spesa per ogni cittadino? E’ la rivoluzionaria proposta di ’economia circolare’ che lancia

Remunero, la società di Olbia che ha costruito in 6 anni un progetto di eco sostenibilità che viene presentato in questi giorni anche ai Comuni della Versilia. Piano piano tante realtà italiane stanno aderendo e la prima in Toscana è stata Grosseto.

In sintesi si prevede la restituzione della Tari a tutti i cittadini e a tutte le aziende aventi partita iva senza alcun costo in carico dell’amministrazione comunale. Come? Attraverso una card che garantisce ogni mese acquisti e servizi in base all’ammontare della dodicesima parte della Tari versata l’anno precedente. Per attivare il meccanismo è necessaria ovviamente l’adesione del Comune al progetto di Remunero e che il cittadino abbia pagato regolarmente la tassa sui rifiuti, non sia stato colpito da multe di carattere ambientale e sia certificato un corretto modus operandi nel conferimento rifiuti.

"L’accordo tra Comune e Remunero – illustra nel dettaglio Mauro Nucci, manager della società – non contempla oneri che possano uscire dalle casse pubbliche per cui non c’è alcun tipo di controllo da parte della Corte dei Conti e nessun amministratore si sottopone a rischi. E’ sufficiente una delibera di giunta per confermare l’accordo permettendo a Remunero di entrare in possesso dell’elenco degli utenti Tari che vengono contattati. I dati comunque vengono liberati solo al momento in cui il cittadino aderisce, aprendo un conto corrente ’virtuale’ di Remunero che serve solo ed unicamente ad accreditare la restituzione della tassa, e per diventare titolare della card dove viene caricato l’importo Tari dell’anno precedente svincolandolo trimestralmente fin dal primo mese. Ad esempio se un cittadino ha versato 120 euro di Tari prende subito 30 euro all’apertura conto e al terzo mese altri 30, fino al completamento dell’importo".

E da qui parte la circolarità di un’economia in loco. Infatti ogni card è geolocalizzata per essere impiegata all’interno del Comune stesso, con indubbi vantaggi per il cliente – visto che la carta garantisce uno sconto del 30% in base al proprio budget mensile – e per l’operatore titolare di partita Iva, dato che anch’egli è utente Tari e a sua volta cliente. Infatti se in negozio si fanno 100 euro di acquisti, 30 possono essere pagati con Remunero card e lo scontrino verrà battuto solo per la parte residua, cioè 70 euro, con defiscalizzazione automatica. "Il ritorno è facilmente immaginabile – evidenzia Nucci – visto che a Viareggio la Tari tocca milioni di euro che verrebbero rimessi in circolo per 5 anni, quanto è la durata dell’accordo con la società che margina sulle transazioni".

"Dal canto suo il Comune incentiva le buone abitudini a conferire correttamente rifiuti, si avvicina ai cittadini, riottimizza la tariffa puntuale e mette a beneficio della sua amministrazione un aumento del Pil stimato dall’1,7% al 2%. In via opzionale mettiamo anche gratuitamente a disposizione isole ecologiche tecnologicamente avanzate con sensori che indicano il momento in cui è necessario il passaggio dell’autocompattatore. Senza interferire in alcun modo nei rapporti tra Comune e società di gestione rifiuti. L’obiettivo – chiude Mauro Nucci – è di collegare presto una rete sempre più ampia di Comuni in modo da rendere possibile in futuro impiegare la Remunero card anche durante la vacanza".

Francesca Navari