DANIELE MANNOCCHI
Cronaca

La scienza non ha confini. Russi, arabi e israeliani lavorano fianco a fianco nel nome del progresso

Oltre 30 persone da tutto il mondo hanno preso parte al training della Caen Spa. Il presidente Givoletti: "Insieme costruiamo un futuro migliore per tutti".

La scienza non ha confini. Russi, arabi e israeliani lavorano fianco a fianco nel nome del progresso

La scienza non ha confini. Russi, arabi e israeliani lavorano fianco a fianco nel nome del progresso

Il russo e il cinese seduti accanto all’americano, mentre l’israeliano partecipa a un corso insieme al collega arabo. Sembra l’incipit di una barzelletta, e invece è una bella storia di condivisione quella che arriva dalla Caen Spa, azienda viareggina leader mondiale nel settore delle tecnologie elettroniche per la scienza e la ricerca nella fisica delle alte energie e del nucleare. Il colosso internazionale – circa 160 dipendenti tra le sede di Viareggio e quelle di Trento e Torino, con un piano di nuove aperture in India, Usa, Regno Unito e Francia – questa settimana ha ospitato un training per aggiornare i propri partner sugli ultimi sviluppi scientifici del settore. "Organizziamo questi eventi ogni due anni – spiega l’ingegner Nicola Paoli, che gestisce l’iniziativa – ma con il Covìd ci siamo dovuti fermare in via temporanea. Con il sales meeting di quest’anno, celebriamo i 45 anni dalla fondazione dell’azienda".

Dalle restrizioni del lockdown a oggi, nonostante siano passati solo quattro anni, il mondo è cambiato. Soprattutto dal punto di vista geopolitico: prima lo scoppio della guerra aperta tra Russia e Ucraina, con il sostegno del blocco Nato; poi il riacutizzarsi del conflitto israeliano-palestinese. E nel mezzo, le tensioni tra Usa e Cina e l’ascesa dirompente dell’India, che contribuiscono ad aumentare le frizioni in un mondo sempre più polarizzato.

Ma proprio la settimana organizzata da Caen Spa, al di là dei risvolti pratici per l’azienda, testimonia che possono esistere dei campi – in questo caso, la scienza – in cui le frizioni non trovano spazio, e le parole d’ordine rimangono quelle della condivisione e della collaborazione. Il training ha visto la partecipazione di una trentina e passa di professionisti provenienti da 22 aziende di tutto il mondo: sul tavolo, in mezzo a loro, soltanto strategie di vendita, innovazione tecnologica e collaborazione internazionale, in barba alle macchinazioni di natura geopolitica.

"La varietà di esperti presenti ha sottolineato l’importanza della cooperazione globale per affrontare le sfide future nel settore della scienza e della tecnologia e supera le barriere politico-culturali che caratterizzano questi tempi turbolenti", scrive l’azienda in una nota. Durante il meeting, sono stati presentati nuovi prodotti e soluzioni tecnologiche sviluppate da Caen e i partecipanti hanno avuto modo di confrontarsi sulle strategie di mercato e condividere esperienze e pratiche per migliorare l’efficacia delle proprie operazioni a livello internazionale. Gli incontri si sono svolti tra la sede dell’azienda in via Vetraia – con una serie di classi a cui hanno partecipato alternativamente gruppi di 4/5 professionisti – e l’hotel Palace, dove Caen ha organizzato una due giorni plenaria con i propri partner.

"L’incontro ha evidenziato l’impegno di Caen Spa nel sostenere i propri partner attraverso un supporto continuo e personalizzato – si chiude la nota del colosso tecnologico –, rafforzando le relazioni esistenti e costruendo nuove opportunità di collaborazione. La diversità culturale e professionale dei partecipanti ha arricchito le discussioni, portando a una visione condivisa di un futuro più innovativo e sostenibile per la comunità scientifica globale". Senza barriere, senza confini, senza muri a dividere storie e culture. Almeno nella scienza. E chissà che non possa essere (soltanto) un punto d’inizio.