MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

La proposta di Giorgio Del Ghingaro: "Nuovo patto per la Salute tra Regione. Comuni, operatori e associazioni"

La ricetta del primo cittadino: "Necessario sburocratizzare, semplificare, integrare: è questa la strada per offrire ai cittadini toscani servizi più efficienti e appropriati, riducendo al contempo i costi" .

Le proposte del sindaco Giorgio Del Ghingaro per rilanciare la sanità toscana

Le proposte del sindaco Giorgio Del Ghingaro per rilanciare la sanità toscana

"La sanità toscana sta attraversando una crisi di direzione strategica, aggravata da un sovraccarico gestionale e da un’eccessiva centralizzazione, in un contesto segnato dalla mancanza di una visione chiara a medio-lungo termine. La percezione diffusa è che il sistema regionale sia ormai sopraffatto dalle urgenze e dalle contingenze, incapace di sviluppare un autentico processo di cambiamento organizzativo". Ad affermare ciò è il sindaco Giorgio Del Ghingaro, secondo cui da tutto questo "derivano ricadute negative sul piano politico e territoriale, con una crescente pressione sugli amministratori locali, che spesso si trovano a gestire malesseri e tensioni senza disporre di reali strumenti di intervento. In questo clima, anche il personale sanitario appare disorientato, privo di un riferimento strategico in grado di motivare e valorizzare il proprio lavoro. L’attendismo porta sempre conseguenze negative, soprattutto per i cittadini". Ma per il primo cittadino di Viareggio la Toscana, su molti fronti, ha già atteso fin troppo.

"È giunto il momento Afferma Del Ghingaro – di anticipare, di progettare soluzioni innovative, di avere il coraggio di un cambiamento strategico. Altrimenti, da regione virtuosa, rischiamo un lento e progressivo declino". Insomma occorre cambiare. "Ma per farlo – prosegue – servono coraggio, prospettiva, direzione e una nuova strategia. Questo cambiamento deve nascere insieme ai sindaci e alle amministrazioni locali, escluse per troppo tempo dalla governance della sanità territoriale. Tre soli direttori generali non possono farsi carico dell’enorme complessità del sistema sanitario toscano. È quindi urgente un aggiornamento della normativa vigente, accompagnato da una revisione avanzata degli strumenti organizzativi e di governo. Non possiamo più rifarci a modelli del passato: servono metodi nuovi e decisioni nette". Da qui l’idea forte. "È il momento di un nuovo Patto per la Salute della Toscana, che coinvolga tutti i soggetti: Regione, Comuni, rappresentanze degli operatori sanitari e associazioni. Serve un progetto ambizioso, con una visione a medio-lungo termine, che parta dai distretti e dalle Case della Comunità, si integri pienamente con i servizi sociali e ospedalieri, e valorizzi il lavoro sui territori così come le eccellenze presenti nei presidi. L’utilizzo delle risorse del Pnrr e il completamento degli interventi già avviati saranno determinanti per avviare questo percorso di rinnovamento. Ribadisco: è il momento di avere il coraggio del cambiamento. Senza una svolta vera, non usciremo da questa situazione. L’integrazione tra i servizi sanitari e sociali è ancora troppo debole. Dobbiamo attuare concretamente, anche con formule nuove, quella che in passato fu una straordinaria intuizione toscana: la Società della Salute, realizzata con efficacia solo in alcune aree. Sburocratizzare, semplificare, integrare: è questa la strada per offrire servizi più efficienti e appropriati, riducendo al contempo i costi".