La piena colpì nella notte tra 25 e 26 dicembre

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La notte tra il 25 e il 26 dicembre 2009 era stata da tregenda lungo tutto il tratto del Serchio, dai monti allo sbocco a mare. Danni ingentissimi, popolazioni sfollate in tutta fretta, frazioni sommerse, una zona industriale, quella di Migliarino, che si poteva raggiungere solo in barca o in gommone. Ci vollero giorni per riaprire la Genova-Rosignano perché la carreggiata tra Migliarino e Viareggio era in mezzo alle acque. Il traffico era dirottato via Lucca dove dalla autostrada si stagliava un paesaggio spettrale. Se il lago fosse esondato sarebbero stati grossi problemi anche nel territorio di Massarosa bagnato dal Massaciuccoli. Anche qui tante le abitazioni e le attività industriali e artigianali. Secondo le stime dell’epoca oltre quasi mille persone lavorarono nei giorni di fine anno per evitare il peggio. La notte di San Silvestro solo l’Enel aveva posizionati 256 addetti pronti a intervenire.